Comune di Benevento
Opere pubbliche, De Pierro: “Superficialità e approssimazione dall’amministrazione”

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“La tematica della programmazione delle opere pubbliche segna un ulteriore capitolo critico all’interno della maggioranza di Palazzo Mosti, come si ricava dal piccato intervento sulla stampa del consigliere Quarantiello. E c’è da credere che il capogruppo parli a ragion veduta, visto che svolge la professione di ingegnere. L’impressione che se ne trae dalla polemica che si trascina da giorni è quella di una diffusa inadeguatezza, sul piano della reale fattibilità, di quanto l’Ente intenda realizzare nel prossimo futuro. Il problema è che, nel caso di specie, sono in gioco opere di interesse strategico per la comunità che, peraltro, dovrebbero qualificare in senso innovativo la complessiva azione di una compagine governativa”. A scriverlo in una nota è Francesco De Pierro, capogruppo Pd a Palazzo Mosti.
“Ed, invece, – aggiunge – il tutto è lasciato all’approssimazione ed alla superficialità di una serie di carte messe lì assieme al fine di soddisfare, sul piano burocratico, l’adempimento di turno.
Forse l’Amministrazione attiva ignora che, sulla scorta della vigente legislazione, il piano triennale dei lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali, devono essere redatti in coerenza con la programmazione economico-finanziaria dell’Ente, e ciò allo scopo di garantire risorse certe ed effettive alla realizzazione, altrimenti il tutto diventa il libro dei sogni, oltreché si riproporrebbe il solito modo di approccio alle opere pubbliche senza un’idea di concretezza e di unitarietà rispetto all’esistente sul territorio. Sarebbe utile conoscere, ad esempio, quali priorità infrastrutturali l’Amministrazione ritenga prioritarie nell’ambito del suo mandato e, dunque, quali di esse saranno avviate nel corso della prima annualità, con l’indicazione dei mezzi finanziari stanziati sul bilancio ovvero disponibili in base a risorse comunitarie, statali o regionali, già individuate.
Un capitolo particolarmente interessante – continua De Pierro – risiede nell’elaborazione di strategie per coinvolgere i capitali privati nella realizzazione delle opere pubbliche attraverso contratti di concessione o di partenariato pubblico-privato. A mio avviso, non è sufficiente e serve a poco predisporre un mero elenco di opere da lasciare ai privati senza alcun’idea di come tali interventi di capitali privati possa interagire con le potenzialità imprenditoriali esistenti in città e, maggiormente, con le insufficienze dei quartieri ancora da completare nei servizi essenziali, secondo un sistema di messa a rete di bisogni collettivi ed opportunità di sviluppo economico. In città si avverte forte l’urgenza di opere infrastrutturali per la tutela dei corsi d’acqua che bagnano la città, in uno a collegamenti viari che decongestionino il centro cittadino e diano unitarietà ad un disegno di conurbazione con le contrade rurali.
Insomma, la programmazione in materia di opere pubbliche rappresenta il nuovo disegno della città e non l’occasione per gettare cemento dove capita. Non a caso, la legislazione negli ultimi anni, si è molto concentrata sulla qualità della progettazione, tassello non eludibile del costruire bene ed ecologicamente compatibile con l’ambiente ed il territorio circostante.
Pertanto, – conclude De Pierro – ritengo quanto mai opportuno il richiamo critico all’Esecutivo del capogruppo Quarantiello finalizzato a pretendere una maggiore attenzione alla programmazione dei lavori pubblici; il PD è pronto a raccogliere la sfida in termini di un proprio contributo sul futuro disegno della città, sempreché l’attuale maggioranza sia in grado di portare in consiglio comunale una proposta programmatica minima per essere discussa”.