POLITICA
‘La solidarietà a prescindere del Pindaro sannita’

Ascolta la lettura dell'articolo
“Emerge da un siparietto che ha contraddistinto il fine settimana politico! Dal commento con il quale il Sen. Viespoli ha accompagnato la iniziativa dei Consiglieri Regionali Colasanto e Del Basso De Caro intesa a verificare la legittimità della nomina del Dott. Santamaria ad Amministratore della Soresa.”: comincia così la nota del consigliere comunale del Pd, Giovanni Zarro, sull’argomento che ha già provveduto ad introdurre nelle prime righe.
“Il Presidente di Coesione Nazionale con il suo commento, come sempre frizzante, non mira ad affermare se la nomina del Dott. Santamaria è legittima a mente legge 17/96 o di quella successiva n. 8/ 2004! E perché occuparsene? Aristotele se ne sarebbe occupato? No, per il mentore di Pit! Se ne sarebbe occupato Pindaro? Pindaro si! Difatti, per il pindaro sannita, l’iniziativa di Colasanto e di Del Basso, “azione di killeraggio politico bipartizan” (sic!), non pone il problema dell’ “alleanza che si presenta, il Pit”.
Fin qui, invero, il volo pindarico potrebbe essere anche giustificato! Epperò…da volo in volo… il nostro “poeta” afferma che il “Il problema vero è l’alleanza che “non si presenta”, quella rappresentata da pezzi di centrosinistra di potere e da pezzi di centrodestra, subalterni e funzionali”. Il pindaro sannita con questa affermazione ha superato se stesso! Ha compiuto un volo così pindarico che il suo commento è volato in alto nelle nuvole, tanto alto, da raggiungere… la inanità politica o è caduto al suolo con tale gravità e con tale velocità da schiacciarsi in una… “poltiglia politica”; una poltiglia anche questa improduttiva di effetti!”.
“Al di là dell’ironia…il siparietto Viespoli – continua Zarro – da conto della vera cultura politica del Pit e del suo maggiore “Coesione Nazionale”.
Cosa vuol dire il Sen. Viespoli assicurando al dott. Santamaria la sua solidarietà politica, a prescindere, senza argomentare sulla legittimità della nomina? Vuol dire a tutto tondo ..che per gli amici la norma si interpreta! La norma si applica solo ai “nemici”! E se gli amici sbagliano ancora? Se gli amici sbagliano, ancora, hanno sempre ragione…più ragione di prima! Più sbagliano più hanno ragione! Per il pindaro sannita, evidentemente, la legittimità è una condizione che va applicata solo agli “altri”! Purtroppo! Non è uno status che va applicato a tutti, indistintamente! A prescindere se amici o “nemici”! Il Beneventano, “attonito”, si chiede ma..non è, forse, questo uno dei tanti “lapsus”, forti e decisivi, di noi meridionali? Quei lapsus “letali” che costringono il Sud ad arrancare, faticosamente, sulla strada del progresso? Quei lapsus che ci costringono a restare in una condizione di avvilente sottosviluppo? E quale battaglia per la legalità si potrà fare in queste condizioni? E quale battaglia per lo sviluppo? Ma c’è di più! La legittimità non sempre copre tutto l’ambito della moralità! Come nel caso che ci occupa! Ed essendo il Sen. Viespoli, l’erede dei gloriosi padri della patria, quelli che hanno fatto la Costituzione, quelli che di moralità politica se ne intendono ( e se ne intendevano davvero!) ed, in quelle vesti, di moralità politica…. non ne parla, però! Glissa! Non si chiede né da indicazioni se l’ufficio cui il Dott. Santamaria è stato nominato può essere occupato da un operatore diretto della Politica? Se quell’ufficio per il tasso di tecnicità, cui é corredato, non può, più convenientemente, essere gestito da un tecnico di area? Se la politica rispetto a certi uffici pubblici non debba fare un passo indietro? O forse più di un passo indietro? La partitocrazia, con tutta la sequela di mali “politici e non solo” che porta con sé, contro la quale il pindaro sannita tuona, auspicabilmente non a vanvera, non trova la sua scaturigine proprio dalla gestione di uffici del tipo Soresa?
O se, ancora, gli operatori che affermano di intendere e di fare la politica come servizio gratuito alla collettività non debbano fare, a prescindere dal comando di legge, un passo indietro proprio per la loro concezione della politica che predicano? Chissà? Se poi oltre “la svolta” si stende la mano per raccogliere “l’obolo”! E quell’obolo finisce lì o …. diventa altro, ancora?”.