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San Vittorino affidato al Conservatorio: “Sogniamo un polo culturale per la città”
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E alla fine arriva il “Nicola Sala”. L’istituto di alta formazione musicale di Benevento avrà la gestione dell’auditorium dell’ex Convento di San Vittorino, nel cuore del centro storico cittadino.
La decisione è stata presa dalla Giunta Mastella, su proposta dello stesso sindaco, il 24 novembre scorso. Sempre nella delibera, Palazzo Mosti ha ribadito l’assegnazione al Conservatorio anche del teatro a conchiglia della ‘Spina Verde’, al Rione Libertà.
L’istituto musicale, così, si troverà a gestire due importanti spazi cittadini. Un riconoscimento importante e che permetterà al “Nicola Sala” di aumentare l’offerta di concerti ed eventi per la cittadinanza. “La presenza del conservatorio sia nel Centro storico che nel Rione Libertà – si legge nell’atto del Comune – rappresenta un segnale di attenzione da parte dell’amministrazione nei confronti dei due quartieri, che potrebbero diventare il palcoscenico della città”.
Una volontà pienamente condivisa dalla due istituzioni. Dal conservatorio, infatti, fanno sapere che l’assegnazione dei due teatri sarà il primo passo verso un coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini. Alla Spina Verde, infatti, partiranno dei corsi musicali per i bambini del quartiere. Un modo per avvicinare le nuove generazioni alla musica, ma soprattutto avviare i giovanissimi alla fruizione dei prodotti culturali, nel senso più ampio del termine.
Una mission che trova un punto di appoggio importantissimo anche nel complesso di San Vittorino. Al di là dei 149 posti disponibili per concerti e spettacoli teatrali, l’edifico conta diversi ambienti che saranno a disposizione delle associazioni culturali del territorio.
La volontà del presidente Caterina Meglio e del direttore Giuseppe Ilario è quella di creare un polo di aggregazione culturale che sia in grado di tenere in vita la struttura tutto l’anno e non solo nelle serate che ospitano gli eventi. Una sorta di consorzio delle associazioni, capace di innescare un processo di formazione culturale condiviso sia dagli artisti che dal pubblico.
Accanto agli aspetti di riqualificazione e valorizzazione, l’affidamento dell’istituto musicale toglie ‘le castagne dal fuoco’ alla Giunta del capoluogo, soprattutto, per quanto riguarda il complesso di San Vittorino.
L’edifico, appena restaurato con i fondi del PIU Europa, era rimasto senza una effettiva destinazione, dopo che l’Unisannio si era defilata rinunciando alla struttura. A pesare sono stati i costi di gestione che l’ateneo non ha voluto sostenere. Spese che ora saranno a carico del conservatorio come recita l’atto di Palazzo Mosti.
Una soluzione ad una vicenda che lo stesso Mastella, nel corso del sopralluogo all’ex convento, non aveva esitato a definire “complicata”.
Il Comune, però, ha trovato le sue risposte nella musica. Ora la palla passa alle note e alle melodie degli allievi del conservatorio sannita con l’auspico che siano capaci di donare una nuova vita a due strutture, realizzate da poco, ma che potrebbero essere già a rischio.