CRONACA
Processo “New Bridge”, condannati i 4 imputati sanniti. Ma non per associazione mafiosa

Ascolta la lettura dell'articolo
Assoluzione dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di droga e di stampo mafioso, ma condanna per semplice associazione a delinquere. E’ la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Locri relativa al processo “New Bridge”, che vede coinvolti quattro imputati di Montefalcone di Val Fortore: tre anni a Carlo Brillante, un anno e sei mesi a Francesco Vonella e Daniele Cavoto, un anno per Andrea Memmolo.
I quattro sono stati difesi dagli avvocati Vincenzo Sguera, Mario Verrusio, Stanislao Lucarelli, Mauro Valentino e Manuela Valente.
Come si ricorderà, nel febbraio 2014 l’inchiesta della DDA di Reggio Calabria era sfociata in un blitz nel cuore del Fortore e nell’arresto dei quattro sanniti. Montefalcone di Val Fortore era – secondo la tesi accusatoria – sede di una associazione di stampo mafioso.
All’esito di una complessa istruttoria dibattimentale e dopo oltre due anni di restrizione cautelare, il Collegio calabrese si è espresso sulla vicenda e ha anche ordinato l’immediata scarcerazione dei quattro, revocando le misure custodiali in atto.
Diverse le conclusioni del Pm, che aveva richiesto dodici condanne per complessivi 278 anni di carcere: sulla posizione dei sanniti, il pubblico ministero aveva chiesto pene tra i 25 e i 30 anni.