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Recupero del fiume Isclero, firmata intesa tra otto comuni sanniti

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Recupero e valorizzazione, salvaguardia e disinquinamento del fiume Isclero e della sua fascia fluviale sono gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato il 2 settembre scorso tra il comune capofila e promotore del progetto integrato Moiano e alcuni comuni ricadenti nei territori attraversati dal corso fluviale e cioè: Airola, Bucciano, Dugenta, Limatola, Paolisi, Sant’Agata De’ Goti, Rotondi.
Alla firma del protocollo erano presente i sindaci dei comuni coinvolti, il rappresentante della Sopraintendenza per i beni architettonici, paesaggistici storici, artistici ed etno-antropologici, Salvatore Buonomo e il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori.
Il progetto ha una durata quinquennale e verrà realizzato entro otto mesi dalla firma, attraverso fondi della programmazione europea 2014/2020 per un importo complessivo di 30 milioni di euro.
Le risorse finanziarie saranno distribuite agli enti comunali interessati nel limite di 24 milioni e in proporzione alla lunghezza del fiume sul proprio territorio, mentre i rimanenti 6 milioni saranno destinati alla realizzazione di interventi di altri che aderiranno al progetto dopo la firma del protocollo.
Il progetto di riqualificazione e disinquinamento del fiume Isclero riveste un’importanza decisiva considerato che la sua stessa fascia fluviale rappresenta un’area naturalistica e che lungo il suo percorso sona presenti numerosi esempi di architetture rurali, manufatti di valenza storico-artistica come fontane e lavatoi, mulini e acquedotti e rilevanti presenze di testimonianze archeologiche risalenti fino all’età del Bronzo. Da non dimenticare la presenza dell’acquedotto Carolino, patrimonio Unesco dal 1997.