Comune di Benevento
Mensa scolastica, ok della giunta comunale alla procedura negoziata per l’affidamento
Si tratta di una soluzione temporanea che prevede l'espletamento del servizio di refezione scolastica dal primo ottobre prossimo al 31 gennaio 2017Ascolta la lettura dell'articolo
C’è il via libera da parte della giunta comunale di Benevento alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio della mensa scolastica delle scuole beneventane.
La delibera di giunta, approvata il 4 agosto scorso e pubblicata on line ieri, su proposta dell’assessore alle Politiche della famiglia, della scuola e dell’infanzia, Amina Ingaldi, e su relazione del dirigente del settore Servizi al cittadino, Vincenzo Castracane, prevede l’indizione di una procedura negoziata per l’affidamento del servizio mensa a una delle cinque ditte da individuare negli elenchi di Prefettura e Camera di Commercio e da contattare successivamente per l’espletamento della procedura negoziata.
La refezione scolastica sarà in vigore per un periodo limitato, ovvero dal primo ottobre prossimo al 31 gennaio 2017.
Si tratta per ora di una soluzione provvisoria in vista dell’imminente riapertura dell’anno scolastico e in attesa che il Tar Campania Napoli si pronunci sui ricorsi presentati dai due concorrenti al bando del Comune di Benevento risalente al 31/07/2015, “RTI Quadrelle 2001 s.c.s e Ristora Food&Service s.r.l” e “RTI GLM Ristorazione s.r.l e Global service s.rl”.
Le istanze di ricorso furono inoltrate, come si ricorderà, a seguito dell’esclusione dalla precedente gara dei due partecipanti, avvenuta il 20/11/2015, per mancato possesso della SCIA sanitaria per il centro di cottura.
Una strategia temporanea che potrebbe creare non poche ansie tra i genitori degli studenti delle scuole beneventane che già nei mesi scorsi hanno fatto sentire la propria voce per le diverse difficoltà a cui stavano andando incontro i propri figli in assenza del servizio ma anche come si ricorderà per la questione della qualità del cibo servito.
Motivazione questa che ha indotto i responsabili istituzionali a prendere provvedimenti anche di carattere restrittivo.
Cosa succederà dopo il 31 gennaio non è dato ancora sapere, considerato che, in base a quanto si legge nella premessa all’atto di indirizzo, nel caso in cui i ricorsi dei due concorrenti esclusi dalla gara per il servizio quinquennale fossero accolti, cadrebbe l’annullamento della procedura precedente e l’aggiudicazione del servizio dovrà essere affidata a uno dei due ricorrenti.
Insomma ancora troppe grane burocratiche e giudiziarie che rischiano di determinare anche stavolta un anno scolastico tormentato sotto questo profilo.
Il criterio di aggiudicazione previsto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto ad un importo di base d’asta di 4 euro a pasto oltre Iva per mille pasti al giorno per un totale di 74 giorni effettivi di servizio.
In base all’atto di indirizzo di giunta approvato il 4 agosto scorso, qualora non fossero materialmente disponibili operatori economici, si provvederà ad aggiudicare il servizio alla migliore offerta pervenuta. La spesa complessiva prevista è di 296 mila euro.