Sindacati
Protesta migranti a Castelvenere, la Cgil: “Il problema deve essere affrontato”

Ascolta la lettura dell'articolo
“La Cgil di Benevento, nei giorni scorsi è stata impegnata nella risoluzione di alcuni problemi relativi al rilascio dei permessi di soggiorno per i rifugiati o richiedenti asilo di Castelvenere. Stamattina, dopo la protesta dei migranti, che ancora una volta facevano richiesta di documento di riconoscimento, ci siamo recati sul posto, abbiamo parlato con loro, raccolto le loro istanze e ci siamo recati al Comune di Castelvenere”. Così in una nota il segretario provinciale della Cgil, Rosita Galdiero.
“Per la prima volta, dopo anni, siamo stati accolti come persone che difendono i diritti di tutti a prescindere dal colore della pelle, non come ‘quelli che difendono gli extracomunitari’ – prosegue la nota -. Abbiamo avuto modo di parlare con il vicesindaco del comune, il quale ci ha garantito che tutti i rifugiati o richiedenti asilo, in possesso dei requisiti per il rilascio della carta d’identità, la otterranno: tutte le pratiche saranno avviate a partire dalla settimana successiva il 15 di agosto. Ci hanno dato la modulistica occorrente e le informazioni necessarie per la compilazione della richiesta. Insomma, a Castelvenere cambia il vento!
Ritornati al centro di accoglienza – spiega Galdiero -, abbiamo rassicurato tutti i residenti e abbiamo dato loro tutte le indicazioni per la compilazione della domanda di richiesta. Ancora una volta, come CGIL, siamo a chiedere un incontro al Prefetto per affrontare tale problematica e, soprattutto, seriamente il tema dell’accoglienza. Molte strutture non sono del tutto a norma, sono sovraffollate e ancora in condizioni precarie. Vorremmo, insieme al prefetto, sindaci dei Comuni interessati dall’accoglienza, forze sociali, mondo delle associazioni, provare a fare un ragionamento che non vada nella direzione di ‘scaricare l’emergenza a tutti i costi su alcuni comuni’, ma che affronti la questione nel merito, rendendo il soggiorno di questi nostri fratelli dignitoso, in condizioni igienico normali e che soprattutto essi possano integrarsi nelle Comunità che li ospitano.
Invece, a tutt’oggi, la realtà è che i diversi Comuni interessati vedono arrivare decine di migranti dalla sera alla mattina, senza alcuna programmazione e condivisione, creando così, di fatto dei ghetti – conclude Galdiero -. Confidiamo, in una convocazione del prefetto, altrimenti saremmo costretti a mettere in campo tutte le iniziative volte alla tutela di tutti i soggetti interessati da questo fenomeno”.