Sindacati
CST, la Uil attacca la Provincia: gestione in mano ad un solo funzionario

Ascolta la lettura dell'articolo
La segreteria territoriale della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento comunica di aver inviato una nota al presidente della Provincia di Benevento, Claudio Ricci, al suo vice, Franco Damiano, al segretario generale, Franco Nardone, e al direttore del Centro Servizi Territoriale, Tommaso Paulucci.
“Il CST (Centro Servizi Territoriale) della provincia di Benevento – scrive il sindacato – nasce il 23 novembre 2006 con l’intento di offrire ai piccoli comuni sanniti una vasta gamma di servizi nell’ambito dell’e-government. Il CST è un Consorzio fra Enti Locali tra cui: la Provincia, 3 Comunità Montane e 52 Comuni, per una popolazione che supera i 170.000 abitanti.
Orbene, il responsabile del Servizio patrimonio della provincia di Benevento, Serafino De Bellis, nella sua relazione sulle società partecipate, allegata alla deliberazione presidenziale n. 58 del 31.03.2016, dà atto che per l’anno 2014 la Provincia ha trasferito € 58.000,00 e nel 2015 euro 28.000,00. Ora, per l’anno 2016 il solito De Bellis, ormai elevatosi a censore di tutte le partecipate della provincia di Benevento e senza avere alcuna competenza specifica, per le vie brevi, ha fatto sapere ai dipendenti del CST che ridurrà il budget a soli 14.000,00 euro. Cioè, un’elemosina!
Mentre lo stesso funzionario continua a sostenere che la Provincia di Benevento, ormai espropriata di quasi tutti i compiti istituzionali, e con gravi difficoltà di bilancio, deve mantenere ancora 27 posizioni organizzative con 150 dipendenti che resterebbero in carico all’Ente! Veramente non riusciamo più a comprendere come possa aver fatto il presidente della Provincia, Claudio Ricci, ad abdicare tutte le sue funzioni amministrative e di governo a un singolo funzionario, che ripetiamo non ha competenze specifiche nel campo della gestione delle risorse e del bilancio, e che peraltro resta incompatibile per via delle sue cariche sindacali.
La provincia di Benevento deve decidere da subito se far fallire anche il CST, come ha fatto con Art Sannio Campania, o dare al Consorzio la possibilità di sopravvivere, di espletare i suoi importanti compiti sociali a favore dei tanti enti locali associati e avere la possibilità di incamerare le quote di servizio, anche per evitare danni erariali. Restiamo in attesa di urgentissime comunicazioni al riguardo, riservandoci di denunziare nelle sedi competenti questi atteggiamenti da liquidatori coatti, di cui non sentiamo la più assoluta necessità”.
“E’ divenuto davvero insopportabile – dichiara Antonio Pagliuca (Uil Fpl sannita) – constatare come il presidente Ricci, che ormai non svolge alcun ruolo politico e di governo, abbia potuto incaricare di tutte le questioni amministrative, patrimoniali e di bilancio un solo funzionario. Un solo uomo al comando, peraltro senza alcuna competenza specifica, che mal si concilia con la democrazia e il rispetto di tutte le partecipate dell’Ente, del suo personale e di tutte le rappresentanze sindacali. Un simile potere crea disparità di trattamento tra le sigle sindacali, le quali hanno diritto tutte di essere al corrente di ciò che avviene nell’Ente Provincia, piuttosto che rincorrere le decisioni del funzionario-sindacalista De Bellis”.