POLITICA
Riforma costituzionale, il Pd sannita pronto a lanciare i comitati per il Sì

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“La federazione provinciale del Partito Democratico sta organizzando, sulla scia di quanto dichiarato dal segretario nazionale, Matteo Renzi, nella Direzione del 9 maggio, una campagna straordinaria di sensibilizzazione della cittadinanza per vincere il referendum costituzionale del prossimo ottobre.”
E’ quanto ha annunciato attraverso una nota il segretario provinciale del Pd di Benevento, Carmine Valentino, che ha aggiunto: “Siamo in costante contatto con il partito nazionale per lanciare quella che Renzi ha definito la “mobilitazione permanente del PD”. Andremo piazza per piazza a chiedere comunque ai cittadini di mettere la firma sulla richiesta del referendum e diffondere il più possibile comitati dal basso.”
“A tal fine – ha dichiarato Valentino – il prossimo 21 maggio sarà lanciata la piattaforma nazionale web per far partire la mobilitazione referendaria e dare formalmente avvio alla costituzione dei comitati.
In ogni caso abbiamo già intrapreso, in simbiosi con i Giovani Democratici, l’organizzazione dei futuri comitati. Ogni area territoriale della nostra provincia sarà protagonista attiva della mobilitazione per il Sì alla Riforma. Si tratta, è bene ricordarlo, di un passaggio epocale per il nostro paese.”
“Dopo mezzo secolo di discussioni e oltre 30 anni di tentativi falliti (Bicamerale Bozzi 1983, Bicamerale De Mita-Iotti, 1993-1994, Bicamerale D’Alema, 1997, progetto di riforma costituzionale del 2005/2006) – ha spiegato Valentino – giunge a compimento il poderoso processo di riforma e di semplificazione dell’ordinamento repubblicano, impegno qualificante l’azione politica messa in campo da Matteo Renzi.”
“La federazione provinciale – ha concluso Valentino – è impegnata a fare in modo che ogni cittadino sannita possa confrontarsi con gli aspetti essenziali e qualificanti della riforma costituzionale il cui fine ultimo, è bene richiamarlo assiduamente alle menti ed alle coscienze di ognuno, è modernizzare l’organizzazione del nostro stato adeguandolo alle esigenze delle dinamiche economiche, sociali e politiche del mondo contemporaneo in coerenza con le più avanzate democrazie occidentali senza intaccare, in alcuno modo, la cifra ideale della Costituzione Repubblicana quale consacrata dalla parte prima della Carta, rimasta non a caso immutata.”