CRONACA
Mensa scolastica, ancora controlli e perquisizioni della Finanza: al vaglio faldoni della nuova gara d’appalto

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Non c’è pace per il servizio mensa del Comune di Benevento. Dopo l’annullamento della gara d’appalto e la successiva procedura negoziata per l’assegnazione provvisoria, questa mattina sono entrati in azione i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Benevento, diretti dal tenente colonnello Luca Lauro.
Nel mirino delle Fiamme Gialle i documenti relativi sia alla gara d’appalto che della procedura negoziata. Prima tappa delle forze dell’ordine è stata Palazzo Mosti, successivamente gli uffici del IV Settore, in viale dell’Università, e le sedi della “Quadrelle 2001”, la società che si è aggiudicata il servizio provvisorio.
I finanzieri hanno sequestrato diversi faldoni contenenti la documentazione delle gare e i contratti stipulati per dare avvio alla mensa. Sotto la lente di ingrandimento il forte ribasso – il 55,50% – con il quale è stata aggiudicata la gara provvisoria.
Si tratta di un nuovo filone dell’ormai nota inchiesta nata lo scorso anno scolastico e che riguardava la precedete ditta che gestiva il servizio, la Ristorò.
Intanto, la prima parte dell’indagine è quasi giunta al termine e all’inizio del prossimo anno potrebbe finalmente chiarire molti aspetti della vicenda che ha tenuto col fiato sospeso mamme, studenti e lavoratori.
LE DOMANDE DI ALTRABENEVENTO – Nel pomeriggio si sarebbe dovuto tenere l’incontro tra l’associazione Altrabenevento e la cooperativa Quadrelle 2001 di Quindici che gestisce il servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento: il confronto, però, è stato rinviato a data da stabilire a causa della contemporanea presenza presso l’azienda dei militari della Guardia di Finanza.
Il vertice chiesto dal direttore tecnico della Quadrelle 2001, doveva servire per chiarire i rapporti tra la ditta avellinese e la Ristorò e per fornire documenti sull’analisi dei costi relativi al servizio.
“A marzo scorso – scrive il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona – la Guardia di Finanza nell’ambito della indagine ancora in corso, sequestrò presso il Comune i documenti relativi all’affidamento del servizio di mensa scolastica alla Ristorò. Per questo motivo fu negato l’accesso agli atti ai consiglieri comunali di opposizione e alla Associazione Consumatori e Utenti.
Speriamo che l’attuale sequestro dei documenti duri poco e che non consenta al sindaco Fausto Pepe di non spiegare come ha fatto l’Ente a non considerare “anomala” l’offerta del pasto al prezzo di € 2,89 e perchè non sono stati ancora approvati gli atti necessari per effettuare direttamente e con i fondi comunali i lavori al Centro di cottura di Capodimonte”.
IL COMMENTO DEL SINDACO – “Mi pare che sia normale. Su questa vicenda la magistratura fa benissimo a fare chiarezza e a fare luce. Prima questo viene fatto, meglio è per tutti. Vedo con assoluto favore che si sia proceduto anche alla verifica di questo carteggio in modo da rassicurare per quanto possibile l’ambiente. E’ in linea con quello che un po’ è accaduto prima e oggi: io non ignoro che ci possano essere degli esposti anche a seguito delle cose accadute, quindi si fa bene ad andare fino in fondo e ad analizzare per bene gli atti. Prima si fa chiarezza sui fatti partiti dall’aprile 2015 e prima si risanerà tutto l’ambiente che stiamo cercando con tanta fatica di riportare alla serenità. Siamo tranquilli e sereni”. Questo il commento del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, a margine del concerto di beneficenza al pastificio Rummo.
E in merito alle domande di Altrabenevento sull’offerta del pasto – ritenuta anomala – al prezzo di 2,89 euro e sul centro cottura, aggiunge: “Dire se l’offerta è congrua o non congrua non spetta a noi. Non ho novità sul centro cottura. Ho preso l’impegno di verificare se lo possiamo fare a nostre spese, piuttosto che metterlo in gara. Penso di rimanere su queste idee”.