Valle Caudina
Centrodestra, nasce la nuova associazione politica-giovanile Blu Lab

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Prende vita una nuova associazione politica, Blu Lab, nata da un’idea del già vicario dei giovani di Forza Italia della città d’Airola, Jessica Falzarano, in collaborazione con altri ragazzi, provenienti da diverse zone d’Italia, ma vicini al centrodestra. Il rappresentante ha spiegato, attraverso una nota stampa, gli obiettivi alla base di questa nuova iniziativa.
“Vedere ragazzi e ragazze che fanno politica è stupendo, – ha commentato Falzarano – ma molto probabilmente nel nostro paese non si è ancora compreso bene il concetto di ‘gioventù’. In politica: finché c’è la volontà di costruire il futuro piuttosto che la nostalgia del passato, allora si è giovani. Quando però la nostalgia si impadronisce di molti ventenni, allora è la politica che si degrada, si vive di soli ricordi e non si va avanti: è come se durante la finale mondiale del 2006 avessimo richiesto a gran voce il ritorno in campo di Beppe Bergomi, tutto molto bello ma impossibile.
Poi all’improvviso scopri che di ventenni nelle sedi dei partiti di centrodestra, nonostante le fanfare di qualche politicone, ce ne sono sempre di meno e in futuro diminuiranno ancora di più se si continuerà così. Si capisce quindi – ha spiegato il già vicario – perché i giovani preferiscano occupare il loro tempo altrove, magari a mangiarsi una bella pizza in compagnia senza parlare di politica, piuttosto che nelle sedi dei partiti. Per questo, – ha continuato – se vogliamo avere nel futuro, una classe dirigente all’altezza delle sfide che ci attendono, abbiamo bisogno di un grande cambio di mentalità prima ancora che di classe politica: ed i primi a cui chiedere un salto di qualità siamo noi, quelli nati tra gli anni 80 e 90. Noi di “Blu Lab” questa sfida la accogliamo a braccia aperte, con l’orgoglio di essere italiani e la voglia di cambiare questo paese.
Per questo noi di “Blu Lab”- ha continuato l’esponente – ci rivolgiamo a tutti i giovani che si riconoscono nei valori del centrodestra, che non hanno mai avuto modo di partecipare attivamente alla vita politica o che non si riconoscono più in nessun movimento giovanile ‘ufficiale’. Di fronte a queste cose, un mea culpa da parte della classe dirigente giovanile ci vorrebbe, eccome. Ma tralasciando le discussioni da retroscenisti, che interessano gli addetti ai lavori, ma non i ragazzi e le ragazze normali, bisogna dire basta allo sventolamento delle carte d’identità e dire basta ai piccoli orticelli autoreferenziali: andiamoci a conquistare il futuro.
Noi crediamo in un Centrodestra unito con un programma comune e pronto a governare, senza troppi slogan e senza alleanze “Unione-style” che durano dalla sera alla mattina. I partiti di riferimento del centrodestra, come Forza Italia, Lega, Fdi, esponenti del civismo e ciò che rimane di buono dell’esperienza di Ncd, devono sedersi a tavolino, dialogare, decidere e poi andare a conquistare la vittoria sul campo: per cambiare l’Italia non si può stare sempre all’opposizione, bisogna governare. I modelli da seguire sono quello lombardo, veneto, ligure oppure quello cittadino visto ad Arezzo. Andiamo a prenderci questa vittoria per cambiare l’Italia.
Noi crediamo in un centrodestra che sia più vicino alle persone e che le renda protagoniste, non semplici spettatori della vita politica. Immaginiamo un centrodestra più vicino ai territori, che parli un linguaggio semplice ma non banale e semplicistico, che sia in grado non solo di usare il megafono, ma anche di decidere su temi importanti per il bene del nostro Paese. Una politica che non decide e che alza solo la voce è una politica che non serve.
#LeNostreIdee – ha concluso – sono semplici e chiare: non amiamo schedarci in delle categorie politiche, tipo i liberali, moderati o conservatori, che non hanno più molto senso. Ci piace pensare che il nostro essere di centrodestra voglia dire poche cose ma molto chiare: vogliamo un’Italia che lasci la libertà a chi ha le capacità, ma non abbandoni i migliori che non hanno le possibilità economiche, un’Italia che non strozzi di tasse un giovane che vuole aprire una start up, un’Italia che non stia a guardare mentre il terrorismo divampa in Europa, un’Italia che controlli i suoi confini e metta regole all’immigrazione, un’Italia protagonista nel Mediterraneo e nel mondo”.
Per tutti quelli che si riconoscono nel nostro progetto possono trovare maggiori informazioni sul sito www.associazioneblulab.it