ECONOMIA
PIF Vitis nel Sannio, il futuro dell’impresa vitivinicola è nello scambio di conoscenze e nella capacità di fare sistema
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GUARDA VIDEO Informare sulle potenzialità che l’innovazione ha per il futuro del comparto vitivinicolo nel Sannio, coinvolgendo anche le scuole, rappresenta la condizione necessaria per rendere più competitivo un settore d’eccellenza in un territorio dove la tendenza già forte ad innovare deve accompagnarsi necessariamente alla capacità di fare sistema, finora poco sviluppata, condividendo conoscenze ed esperienza.
E’ quanto emerso durante la prima giornata seminariale sul PIF Vitis, svoltasi presso l’associazione per l’innovazione utile e sostenibile Futuridea, nell’ambito della campagna di informazione realizzata dal Formez Pa e che si concluderà domani, del progetto integrato della filiera vitivincola nel Sannio, finalizzato ad accrescere il valore del comparto attraverso l’innovazione e la sinergia tra imprese e sistema pubblico. Al centro delle sessioni odierne i temi dell’accoglienza nelle cantine e l’internazionalizzazione dei vini sanniti.
Il soggetto capofila dell’iniziativa, iniziata nel dicembre 2014 con un investimento di 40 milioni di euro sul PSR 2007/2013 e snodatasi attraverso l’analisi delle esigenze delle imprese del comparto, è stato per la prima volta un privato, ovvero, il Consorzio Tutela Vini Samnium presieduto da Libero Rillo, che ha evidenziato “quanto fondamentale sia la sinergia e la necessita di coordinare meglio gli interventi della parte pubblica per il futuro”.
Temi importanti e ancora più attuali,quelli dell’innovazione e del coordinamento, secondo il presidente di Futuridea, Carmine Nardone, dopo l’alluvione del mese scorso che ha danneggiato almeno il 10% dei vigneti in valle telesina.