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Ex Consorzi, Mancini: “Dopo 64 mesi di prese per i fondelli, inizia a vedersi la luce in fondo al tunnel?”

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“Alcuni lavoratori mi hanno contattato dopo aver letto un comunicato della Uil. Questo ha creato grande speranza e aspettativa per un nostro prossimo ritorno al lavoro. Sarebbe oltremodo necessario, dopo tante sofferenze, chiudere positivamente questa lunghissima vertenza da Guinness dei primati. Tutti i lavoratori farebbero salti di gioia.
Leggendo bene lo stringato comunicato di questo sindacato, con cui rende noto di una lunghissima riunione tenutasi a Napoli, in Regione, si apprende che gli amministratori dell’Ente hanno chiesto gli elenchi dei dipendenti in forza ai tre Consorzi fino al 2008. Nella stessa riunione si è parlato anche di “integrazione al reddito“.
La naturale osservazione evidenziata dai miei colleghi è stata: “ma la Regione, assessorati al lavoro e all’ambiente, gli elenchi dei nostri nominativi li possiede da anni. Perché questa strana richiesta?”.
Infatti, la Regione ha finanziato un progetto di quattro mesi per permettere il ritorno, sia pur a tempo determinato, al lavoro dei 124 dipendenti dei tre Consorzi.
Visto la tragica condizione economica in cui versa la maggioranza dei lavoratori, non sarebbe stato più utile e concreto soffermarsi sulla citata “integrazione al reddito”? Detta così, infatti, non significa niente!
Ci si riferisce alla Cig? Ad un bonus una tantum? A qualche altro tipo di provvedimento economico-assistenziale? Dubbi e perplessità generate da un comunicato ermetico, che non chiarisce i tempi, i modi e, soprattutto, le risorse (svariati milioni), per farci tornare al lavoro. Dove: nuovamente nei Consorzi? Negli Ato? Nei Comuni?
A questo comunicato ne è seguito uno siglato da Cgil-Cisl-Uil. Con esso rendono noto di aver chiesto al prefetto la vidimazione degli elenchi dei dipendenti dei tre Consorzi. Sono sicuro che il prefetto, data la gravità della situazione, licenzierà questo notarile atto nel più breve tempo possibile.
Dopo questo velocissimo passaggio burocratico è auspicabile che i sindacati, legittimando la loro esistenza e funzione, pongano immediatamente sul tavolo regionale, chiedendo una pronta soluzione, il gravissimo problema economico in cui versano tante famiglie e che, la Regione, motu proprio, vorrebbe affrontare.
I lavoratori sono persone semplici, che fanno richieste semplici. Ad esempio, i comunicati dei sindacati potrebbero essere più articolati, chiari ed esplicativi? Tali da non ingenerare altri dubbi in tanti lavoratori già abbondantemente confusi? L’ermetismo, per ora, lasciamolo ai poeti, Quasimodo, Luzi etc.
Dopo aver risolto, quanto prima, i gravissimi problemi di sopravvivenza, potremo anche avere la possibilità, e la libertà, di acquistare libri di poeti che appartengono a questa minoritaria corrente letteraria”. (Piero Mancini)