Medio Calore
Disservizi idrici a San Giorgio del Sannio, il “Comitato H2O”: “Il problema deve essere affrontato e risolto”
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GUARDA VIDEO Fornitura idrica a singhiozzo e cittadini esasperati. Sono queste le premesse che hanno portato, questo pomeriggio, all’incontro pubblico “L’Acqua: un bene indispensabile”, promosso dal “Comitato H2O” di San Giorgio del Sannio. Al centro del dibattito, ovviamente, ci sono stati i continui disservizi che i residenti del centro sannita sono costretti a subire da anni e che sono peggiorati dopo le ultime due estati roventi.
Il problema, dunque, non è recente e l’associazione lo aveva già fatto notare alle istituzioni con diversi incontri avuti con il Comune, con l’Alto Calore Servizi Spa e con il Prefetto di Benevento.
A settembre 2014, inoltre, è stato consegnato un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo: il documento era supportato da 150 firme, a testimonianza del fatto che il problema era, ed è ancora, largamente sentito dalla popolazione. “Le iniziative, però, – spiegano dal ‘Comitato H2O’ – non hanno portato risultati concreti e ancora oggi continuano le interruzioni”.
All’incontro, oltre ai cittadini, erano presenti gli esponenti dell’Alto Calore per confrontarsi con i residenti e spiegare le motivazioni delle interruzioni. A San Giorgio del Sannio, come nel resto della provincia, a pesare sul servizio sono gli scarsi interventi di rinnovamento della rete idrica.
Nell’area del centro sannita si parla di una perdita nota del 37% alla quale va aggiunto un altro 15% di fuoriuscita occulta. In programma, hanno spiegato dall’Alto Calore, ci sarebbero una serie di interventi, realizzati in sinergia con il Comune, che potrebbero migliorare la situazione.
Si tratta, però, di progetti ancora da realizzare concretamente: tra questi anche il raddoppio della tubazione che porta da una delle cisterne ai rubinetti delle abitazioni. Soluzioni che potrebbero risultare efficaci, ma non applicabili nel breve periodo. Tra le idee proposte, però, c’è anche quella del comitato che ha suggerito la realizzazione di alcuni pozzi di emergenza.
I cittadini hanno anche vagliato l’ipotesi di cambiare gestore e di valutare eventuali azioni legali per chiedere alla giustizia un intervento che chiarisca tutti i disservizi. Bisognerà, però, capire la fattibilità, i costi e le intenzioni del Comune che, però, alla riunione non era presente.
“Questo è solo un primo incontro – concludono dal Comitato – il nostro obiettivo è quello di riuscire a risolvere un problema che non può più essere rimandato”.