CRONACA
Violazione della sorveglianza speciale e spendita di banconote false: un arresto e tre denunce

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Un arresto per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di P.S. e tre denunce per spendita di monete false. Questo il bilancio del servizio di controllo effettuato dai carabinieri della stazione di San Giorgio del Sannio, unitamente a quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Benevento. A finire in manette Pompeo Masone, 50 anni, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo è stato intercettato e fermato in via Napoli, al rione Libertà, dove si aggirava senza un ragionevole motivo a bordo della sua automobile condotta dalla convivente, una casalinga 46enne con precedenti giudiziari.
A seguito dei controlli, i militari hanno accertato che l’uomo era sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno nel comune di San Giorgio del Sannio: essendo emersa una palese violazione degli obblighi inerenti la misura di prevenzione, lo hanno condotto in caserma e qui, dopo le formalità di rito, lo hanno tratto in arresto accompagnandolo successivamente presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare, così come peraltro disposto dal PM di turno presso la Procura della Repubblica – Maria Gabriella Di Lauro – informata dell’accaduto.
Alla contrada “Iscalonga” di Sant’Arcangelo Trimonte, i carabinieri della atazione di Paduli hanno invece deferito in stato di libertà per spendita di monete false tre pregiudicate, tutte residenti nel capoluogo. I tre – un 33enne e due donne di 68 e 31 anni – hanno tentato di spendere una banconota da 100 euro falsa all’interno di un negozio di rivendita di Sali e Tabacchi.
L’esercente, probabilmente accortosi della non genuinità del denaro, ha avvertito i carabinieri che sono immediatamente intervenuti intercettando e bloccando, al termine di una ricerca e di alcuni accertamenti effettuati in zona e sul capoluogo, le tre persone che, nel frattempo, si erano date alla fuga a bordo della loro automobile.
Infine, dopo avere condotto i tre presso la sede del Comando Provinciale dell’Arma e ricostruito le varie fasi dell’evento, li hanno segnalati all’Autorità Giudiziaria sequestrando i soldi che saranno inviati per più approfondite verifiche al Comando Carabinieri Antisofisticazione Monetaria in Roma.