Sindacati
Mensa, Amendola (Cub): “Moschella e la CGIL hanno concordato un capitolato di appalto che non garantisce i posti di lavoro”

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“Al termine dell’assemblea unitaria del 21 luglio, il Sindaco assicurò che il Comune avrebbe inserito, nel capitolato di appalto per la mensa, la clausola di salvaguardia scritta dai sindacati. Il giorno dopo ho inviato personalmente all’amministrazione comunale di Benevento una PEC con il testo della clausola di salvaguardia sottoscritto anche dalla CISL e dalla UIL. Contestualmente abbiamo insistito affinché il numero dei pasti previsti fosse lo stesso degli anni precedenti, cioè 1600 al giorno. Solo in questo modo, cioè “a parità di servizio”, la ditta che vince l’appalto rimane concretamente obbligata ad assumere tutti i lavoratori che finora hanno prestato servizio per la mensa scolastica”. A scriverlo in una nota è il segretario nazionale della Cub, Marcelo Amendola.
“Abbiamo notato, invece, – aggiunge il sindacalista – che nel capitolato pubblicato sul sito del Comune il testo della clausola di salvaguardia non è quello proposto unitariamente da CUB, CISL e UIL, che rappresentano certamente la maggioranza dei lavoratori della ex-Ristorò. Da indiscrezioni giornalistiche apprendiamo che il testo inserito dal comandante Moschella sarebbe quello proposto dalla CGIL, che nella mensa è certamente un sindacato minoritario.
Moschella, inoltre, prevede 1250 pasti al giorno invece di 1600 e questo mette oggettivamente a rischio una parte dei posti di lavoro. Anche questa scelta sarebbe stata concordata tra Moschella e la CGIL.
Abbiamo compreso da molti segnali che il Comune non vuole recuperare la fiducia dei cittadini dopo il disservizio dell’ultimo anno, perché gli fa comodo servire pochi pasti in modo da risparmiare sul fondo preventivato.
Non abbiamo capito invece – conclude Amendola – qual è l’interesse della CGIL ad opporsi alle richieste della maggioranza dei lavoratori per sostenere la posizione di Moschella e quindi rischiare il licenziamento di una parte dei dipendenti. Per quello che ci riguarda consideriamo certamente illegittime molte parti del capitolato e di conseguenza lo impugneremo nelle sedi idonee”.