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Valle Telesina

“Telese Bene Comune”: “Lavoreremo per realizzare la città dei bambini e delle bambine”

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I bambini al centro della programmazione della lista ‘Telese Bene Comune’, il cartello elettorale che sostiene la candidatura a sindaco di Gianluca Aceto. Tra le idee lanciate con più forza in questi giorni dagli uomini e le donne della lista spicca infatti la realizzazione della ‘Città dei bambini e delle bambine’.

«Da sempre il riferimento delle programmazioni politiche – dichiara la candidata alla carica di consigliere comunale Valeria Misso, giovane biologa nutrizionista – sono le persone adulte. Nella Telese che immaginiamo, invece, i bambini diventano misura e modello per una cittadina pensata alla loro grandezza.

Pensiamo che ogni bambino abbia diritto a uno spazio vero, intenso non solo come aree di gioco, ma come spazio dove possano riconoscersi e sentirsi appartenenti ad una comunità attenta ai bisogni di tutti. Si tratta di un aspetto particolarmente importante, considerato che i bambini sono il futuro delle città. E se una città è a misura di bambini è a misura di tutti. Infatti, lavorare perché Telese diventi adatta ai bambini significa lavorare affinché in questa cittadina aumenti la qualità della vita di tutti, non solo dei più piccoli».

«Per far questo, coinvolgeremo – specifica la candidata Maria Teresa Imparato, nella vita impegnata come prima collaboratrice della dirigente scolastica dell’Istituto ‘Telesi@’ – non solo le scuole, ma anche medici e operatori sociali specializzati. Gli interventi per la città a misura di bambino insieme a quelli per realizzare la ‘Città del benessere’ rappresentano i tasselli fondamentali per trasformare Telese Terme in una ‘Smart City’.

Lo sport rappresenta sicuramente uno degli strumenti più importanti per la realizzazione della ‘Città dei bambini e delle bambine’ ecco perché intendiamo promuovere attività sportive nelle scuole, a costo zero per comune e istituti, anche con il sostegno di psicologi dell’infanzia e personale specializzato.

Lavoreremo ad un apposito progetto per creare un sistema di monitoraggio ed intervento rapido ed efficiente dei principali disturbi dello sviluppo di bambini e ragazzi in età prescolare e scolare. Tale scopo si raggiungerà mediante l’utilizzo di un sistema di raccolta e comunicazione dati a cui partecipano attivamente le persone coinvolte più da vicino nella cura quotidiana del bambino, vale a dire genitori ed insegnanti».

A specificare dettagliatamente l’idea è il candidato sindaco Aceto. «La realizzazione della ‘Città dei bambini e delle bambine’ passerà anche attraverso gli orti sociali, iniziativa in cui coinvolgeremo anche gli anziani. Attraverso gli orti sociali si daranno risposte alle esigenze di socializzazione di alcune categorie di persone spesso costrette all’isolamento, oltre agli anziani i disabili.

Gli orti – rimarca Aceto – contribuiranno a costruire un senso di comunità e di cooperazione sociale, diventando per i più giovani occasione di apprendimento di competenze inedite, non solo rispetto alle pratiche di coltivazioni, ma anche per quel che concerne il compostaggio dei rifiuti e la corretta e sana alimentazione. C’è poi la funzione urbanistica, con gli orti che possono contribuire in misura sostanziale, rispetto al degrado di alcune aree urbane, agendo sul recupero di zone scarsamente utilizzate o risanando situazioni di irregolarità. E’ questo il nostro modo di concepire gli spazi comuni, profondamente diverso dalle amministrazioni che hanno fino ad ora governato la cittadina.

Solo qualche giorno fa – rimarca Aceto – Carofano e i suoi uomini hanno palesemente confermato quanto siano lontani da simili concetti, inaugurando pomposamente la Casa dell’Acqua in piazza Francesco da Telese. Per loro questo spazio non sembra essere altro che una “fontana tecnologica”, quando poteva rappresentare – con una progettazione più attenta – una valida azione di riqualificazione urbana e sociale in località Scafa, un’area periferica che sicuramente necessita di una programmazione più attenta».

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