Sindacati
Legalità tra i banchi di scuola: al Teatro Massimo l’incontro tra gli studenti sanniti e Susanna Camusso

Ascolta la lettura dell'articolo
Sconfiggere le mafie e la corruzione. Questo il titolo dell’appuntamento organizzato per domani 8 aprile, alle 9, dalla Cgil di Benevento. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani alla legalità.
Al Teatro Massimo, gli studenti sanniti incontreranno la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Alla manifestazione sarà presente anche Giovanni Impastato dell’associazione ’’Peppino Impastato“. Nel corso dell’evento sarà proiettato anche il film ’’I Cento Passi“ di Marco Tullio Giordana.
Parteciperanno al confronto con gli studenti anche Franco Tavella, segretario Cgil Campania e Rosita Galdiero, segretaria Cgil Benevento.
LE PAROLE DELLA GALDIERO – “La Segretaria Generale della CGIL sarà ancora una volta nel Sannio, a rimarcare, differentemente dal Governo Nazionale e da quello Regionale, l’importanza delle zone interne del Mezzogiorno, e porre l’accento sulla necessità della ripresa dell’intero Mezzogiorno, senza la quale non è possibile lo sviluppo del sistema Paese.
La sua presenza rafforza l’azione che la CGIL svolge su tutto il territorio, per affermare con forza l’importanza della legalità, indispensabile per sconfiggere le mafie e le corruzioni. Il titolo dell’iniziativa, che si tiene al Teatro Massimo domani mercoledì 8 aprile, dedicata ai giovani studenti, è “Sconfiggere le mafie e la corruzione”. Susanna, incontrerà gli studenti delle scuole del Sannio, perché per noi parlare di legalità significa partire dall’importanza delle regole e del loro rispetto come fondamento della società.
Il diritto allo studio e la legalità possono e devono essere due facce della stessa medaglia; per garantire il diritto allo studio si può anche patire dalla legalità, basti pensare al 5% dei beni confiscati alla mafia che dovrebbero essere utilizzati per il diritto allo studio, ma che invece non sono stati ancora sbloccati. Stiamo raccontando una Italia diversa per costruire un futuro più giusto ripartendo da noi, dai diritti, dal lavoro, dall’istruzione. Il viaggio della legalità, non è una astrazione, ma una precondizione del lavoro.
Lo vorremmo dire ai tanti teorici del lavoro purché sia, che dimenticano spesso che un lavoratore che è in una condizione di non legalità è un lavoratore in condizione di schiavitù. E’ una cosa insopportabile in un paese civile.
Quando si fa una legge sul mercato del lavoro che istituzionalizza il demansionamento, che prevede per legge i controlli a distanza audiovisivi, in tutti i luoghi di lavoro, su tutte le catene di montaggio, che non cancella una sola tipologia di contratto precario, che non estende le tutele a tutti i lavoratori, ma, al contrario, crea lavoratori di seria A e lavoratori di serie B; quando non si estendono e non si rendono universali gli ammortizzatori sociali, si dà il messaggio che nel nostro Paese si usano due pesi e due misure, si è forte con i deboli e debole con i forti, e, invece di contrastarli, si rendono legittimi comportamenti illegittimi.
Educare alla legalità è una parte fondamentale della crescita di ogni cittadino e deve essere un percorso che lo accompagna dall’infanzia all’età adulta, ecco il senso dell’incontro di Susanna Camusso con gli studenti della nostra provincia”.