Comune di Benevento
Benevento, Miceli (Pd) evidenzia la sconfitta dell’ente sulla variante al PUC: “Occasione mancata per la città”

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Il PUC è un’occasione mancata per far diventare Benevento un sistema di città vasta connesso ai centri della provincia e connesso alla rete delle città medie: ne è convinto il consigliere comunale del Pd, Angelo Miceli che, attraverso una nota, fa sapere di “aver chiesto nell’ultima commissione Urbanistica al presidente Collarile di affrontare, calendarizzando più sessioni di commissione, l’analisi e lo studio di una variante generale al PUC”.
Nel precisare che “il PUC èidealmente uno strumento aperto, che coltiva l’obiettivo del miglioramento della qualità urbana attraverso la continuità dello spazio pubblico e l’allestimento di funzioni e servizi, con il mai celato obiettivo di favorire i procedimenti integrati di sviluppo”, Miceli sottolinea che “la più grande novità del nostro PUC risiedeva in quella che il prof. Portas chiamava la “flessibilità” e nella velocità di attuazione delle prerogative del piano, oltre naturalmente alla esistenza della consapevolezza che siamo noi tutti attuatori delle direttive di un piano che, rispetto al passato ed alle vecchie proposte, perde un bel po’ del suo carattere “autoritario”.
“La situazione – si legge nella nota – è da tempo sotto gli occhi di tutti con dati del comparto edile da bollettino di guerra; per non parlare dell’ emergenza abitativa e del decremento delle attività economiche in genere. Il nostro API è in scadenza a breve, e ciò ci richiede di riprogrammarlo contestualizzandone i dati, le attese e gli esiti”.
“Quello che è sicuro – evidenzia Miceli – è che Benevento con un nuovo Piano poteva coltivare l’obiettivo di riacquistare un ruolo territoriale importante nell’ambito di una Regione plurale e policentrica come fino ad ora non è stata la Campania di Caldoro; i suoi limiti strutturali e di merito chiedono oggi per il domani di non essere più ripetuti. Il PUC sceglieva per Benevento un sistema di città vasta connesso ai centri della provincia e connesso alla rete delle città medie. Certo, per riacquistare questo ruolo territoriale, Benevento avrebbe dovuto esser città coesa, competitiva e attrattiva. Ciò non solo rispetto ai flussi di traffico e di turismo, ma anche rispetto ai servizi, alla qualità degli edifici ed alla qualità degli spazi pubblici, con l’allestimento di veri e propri ”cluster di attività” nel tempo libero, nella logistica, nelle attività ambientali e sportive”.
“La sfida, quindi, nel recente passato era stata colta – aggiunge Miceli – ma ad oggi non è stata interamente svolta. Evvero, v’è da aggiungere la presenza di una crisi extra territoriale e di sistema, ancora irrisolta. Ma a ciò non possiamo rispondere con l’assenza di interventi seri per alleviare la nostra comunità che premiata con una declinata in astratto pianificazione di sviluppo si trova ad essere ora strozzata da una imposizione fiscale sui propri beni impossibile da attendere in un contesto così poco dinamico”.
“L’ente Comune – conclude Miceli – talaltro in ossequio ai principi di armonizzazione contabile ben non potrà più commettere gli errori del passato, e quindi nascondere sotto il tappeto la polvere, che invece va rimossa eccome”.