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Benevento, alla Prefettura la “Giornata della Memoria”: consegnate 7 medaglie d’oro agli eredi dei reduci dei lager
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“Le Note della Memoria” dei ragazzi del conservatorio “Nicola Sala” hanno aperto la giornata di commemorazione dedicata alle vittime della Shoah alla Prefettura di Benevento. L’ensamble, guidato dal maestro Rossella Vendemia, attraverso la leggerezza della musica, composta dai artisti prigionieri nei campi di concentramento, ha rievocato i momenti terribili che hanno caratterizzato la vita nei lager.
La leggiadria del pentagramma, però, è andata oltre rappresentando la libertà di chi si trovava in prigionia ed è riuscita, attraverso le melodie e le armonie, a trovare la forza di credere nella libertà e travalicare immaginariamente il filo spinato. Un momento emozionante, preceduto da un minuto di silenzio per ricordare Carla Bizzarro, la musicista 21enne scomparsa tragicamente per un incidente stradale lo scorso 16 gennaio.
Nel corso della manifestazione sono state consegnate anche 7 medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini sanniti deportati o internati nei campi di concentramento e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Il prefetto del capoluogo, Paola Galeone, insieme con gli amministratori di Benevento, Apice, Pago Veiano e San Giorgio del Sannio ha consegnato i riconoscimenti agli eredi di Salvatore De Angelis, Giuseppe De Ieso, Michele De Ieso, Donato Di Palma, Giorgio Maffei, Giovanni Russo e Giuseppe Sifo.
“E’ un momento importante per la nostra storia – ha commentato il vertice del Palazzo del governo sannita -, ma soprattutto perché la memoria dei queste persone sia da esempio per i giovani per costruire una società basata sul rispetto della dignità umana”.
Pensiero raccolto anche dall’Arcivescovo Andrea Mugione che ha esortato i le nuove generazioni a compiere un viaggio della memoria per scoprire le testimonianze delle tante persone che si sono battute in nome della fratellanza e della libertà. “Bisogna – ha spiegato il pastore della chiesa sannita – che i ragazzi siano educati al vero amore, che si compone delle relazioni umane e di quelle con Dio, e rispettino l’istituzione della famiglia”.