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Sentenza Corte di Giustizia Europea, Bosco (Uil): “Sul lavoro non si può continuare nella precarietà”

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“Da molti anni la Uil ha denunciato l’anomalia di contratti a termine reiterati in presenza di posti disponibili, sia di insegnamento che di personale Ata, e ha promosso contenziosi giurisdizionali, in molte province con esiti positivi.
Ma il discorso può valere anche negli settori pubblici, e in particolare nella sanità, ove molti medici e infermieri vengono continuamente riconfermati, senza mai essere assunti in pianta stabile.
Il governo Renzi ora deve fare l’unica cosa necessaria: l’immissione in ruolo del personale della scuola su tutti i posti disponibili, ivi compreso coloro che li occupano, pur non essendo nelle graduatorie permanenti.
La sentenza della Corte di giustizia europea conferma la miopia di una gestione del personale chiusa nelle stanze dei ministeri, tutta attenta al risparmio, anziché al rispetto dei diritti dei lavoratori e alla priorità della continuità didattica e dei servizi”.
“Questa sentenza è la dimostrazione – aggiunge Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – che sulle questioni del lavoro non si può continuare nel solco della precarietà, come vorrebbe fare il governo Renzi col jobs act”.