Comune di Benevento
Comune di Benevento, la proposta operativa di Orlando: “Sul bilancio avviamo percorso condiviso e partecipativo”

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Operare per una costruzione del bilancio più trasparente e condivisa, ovvero sperimentando concretamente quello che viene definito Bilancio partecipativo. E’ la proposta fatta dal consigliere comunale di TèL, Nazzareno Orlando, che ha preparato una nuova interrogazione all’assessore alle Finanze del Comune di Benevento, Francesco Saverio Coppola, e al presidente dell’assise Giovanni Izzo.
“Giovanni Allegretti, uno dei maggiori esperti in materia, – scrive Orlando – definisce il bilancio partecipativo come un “processo decisionale che consiste in un’apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e sulla distribuzione degli investimenti pubblici”.
Il bilancio partecipativo – aggiunge – è dunque un processo volontario, non previsto da leggi, che le amministrazioni possono mettere in essere per condividere con i Cittadini e tutti i portatori di interesse presenti in un territorio (associazioni, imprese e altri enti) le scelte di ripartizione delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione di servizi e investimenti.
Attraverso incontri organizzati in gruppi tematici, infatti, gli stakeholder (cittadini, associazioni e altri enti) potrebbero essere chiamati ad esprimere le loro preferenze sugli obiettivi delle politiche di settore previsti nel bilancio. Gli incontri sarebbero anche l’occasione in cui potrebbero emergere esigenze che gli stakeholder sentono come prioritarie per il miglioramento dei rapporti con l’ente, oltre che creare potenziali occasioni di raccolta di informazioni su possibili obiettivi futuri.
Il Bilancio partecipativo – continua l’esponente della minoranza – sarebbe quindi processo, strumento e spazio in cui poter ricostruire nel tempo e in maniera collettiva il concetto di “bene comune”, trasformando le tensioni che inevitabilmente tenderanno a crescere negli anni in un progetto condiviso improntato al dialogo con le istituzioni. Si darebbe vita, così facendo, ad un documento contabile, ma soprattutto ad un luogo dove cittadini e istituzioni costruiscono insieme la gerarchizzazione delle priorità di spesa dell’amministrazione.
Tale forma di bilancio potrebbe puntare, dunque, a tre obiettivi primari: assicurare maggior consenso alle istituzioni e riavvicinare i cittadini alla politica attiva; consentire, almeno potenzialmente, di rispondere a bisogni e risolvere problematiche particolarmente sentite con la priorità necessaria; consentire l’emersione di sofferenze nascoste (che sono molto in più di quello che si percepisce) e andare nella direzione di sostegno concreto ai non garantiti. Il Bilancio Partecipativo – conclude Orlando – sarebbe un metodo di costruzione del bilancio preventivo che richiederebbe la partecipazione diretta dei cittadini alla redazione di specifici capitoli di spesa nei limiti di quanto appositamente stanziato dall’Amministrazione”.