Comune di Benevento
Riduzione Tari, De Nigris (Sil): “La maggioranza non ha mantenuto nessuna promessa, ha solo applicato la legge”
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“E’ come pensavo! Gli annunci della maggioranza comunale relativi alla riduzione della tassa dei rifiuti nelle contrade ed al pagamento del 95% rispetto alla tariffazione dello scorso anno, sono pura disinformazione”. E’ il commento del consigliere comunale di Sud Innovazione Legalità, Luigi De Nigris, in merito alla decisione dell’amministrazione di ridurre la Tari ai residenti nelle contrade di Benevento.
“Oltre a distorcere la realtà – attacca De Nigris – sono anche offensivi della dignità e dell’intelligenza dei consiglieri comunali e dei cittadini. Quale attendibilità possono avere amministratori che vogliono far passare un preciso obbligo di legge per una loro concessione ? O l’errata previsione dell’anno precedente per un risparmio?
Dopo le autocelebrazioni ed i ringraziamenti – spiega il consigliere comunale -, ovviamente tutt’interni alla maggioranza, devo purtroppo constatare che sono ancora in molti a non sapere che l’art 1, comma 657 della legge 147/2013 (Legge di Stabilità), prevede che ‘nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita’.
Ed allora – prosegue la nota -, di quale promessa mantenuta parlano gli amministratori di maggioranza e di cosa devono essere ringraziati? Di aver forse finalmente rispettato la legge sulla tassa dei rifiuti? Se è così, non mi sembra sia il massimo delle aspettative. Il rispetto delle norme, soprattutto da parte di chi amministra la cosa pubblica, deve rappresentare la normalità, non l’eccezione. A meno che non ci si innamori dell’idea che il rispetto delle regole, in politica, è un atto rivoluzionario.
Se veramente – aggiunge De Nigris – gli amministratori di maggioranza avessero voluto favorire i cittadini avrebbero dovuto fare altro. La legge n. 147/2013, infatti, concede alle amministrazioni locali un’ampia facoltà di stabilire riduzioni ed esenzioni senza limiti, tenendo conto della situazione familiare dei contribuenti soggetti al prelievo. A differenza della vecchia Tares possono essere deliberate riduzioni tariffarie ed esenzioni che non sono più soggette alla soglia massima del 30% anche per i seguenti casi: a) abitazioni con unico occupante; b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo; c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente; d) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; e) fabbricati rurali ad uso abitativo.
Del tutto ingiustificato – spiega il consigliere di Sil – e anche vantarsi di aver ridotto la tariffazione globale della tassa al 95% rispetto all’anno precedente. Il costo del servizio rifiuti a carico dei cittadini è infatti passato dai 16.187.000 mila euro del 2013 ai 15.540.000,00 mila euro del 2014. Da cosa deriva questa diminuzione è però presto spiegato. Per legge la tassa per il servizio rifiuti deve coprire il 100% dei costi effettivi, non un centesimo in più.
Lo scorso anno – conclude il consigliere comunale – il Comune ha chiesto ai cittadini più soldi di quelli che servivano per svolgere il servizio. Ciò ha determinato che all’Asia, a cui va circa il 77% dell’intero importo, sono stati dati più soldi e l’azienda ha chiuso il proprio bilancio con un utile di circa 640.000,00 euro. E quanto fa 16.187,00 meno 15.540,00 ? Fa esattamente 647.000,00. La cifra che l’anno scorso, ingiustificatamente, è stata caricata sulle spalle dei cittadini e delle imprese. Tutto qui!”.