Provincia di Benevento
Carlo Falato: ‘Tutti gli enti locali sono interessati al successo di questa iniziativa’

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L’assessore alla Cultura della provincia di Benevento, Carlo Falato, ha espresso il proprio compiacimento per l’Ordine del Giorno approvato il 2 febbraio scorso dalla Camera dei deputati (atto A.C. 2774-A), su proposta del parlamentare Mario Pepe (PD) in ordine alla necessità di reperire risorse finanziarie atte a promuovere il patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale medioevale con particolare riferimento all’età longobarda ed alle città che furono i capisaldi della Longobardia “minore” e “maggiore”, tra le quali Benevento.
“L’iniziativa assunta dall’onorevole Pepe e fatta propria anche da altri deputati con la quale si impegna il Governo centrale ad intervenire concretamente a favore delle testimonianze dell’epoca longobarda – ha detto Falato – è perfettamente rispondente alle esigenze del nostro territorio sannita. Ricordo, infatti, l’impegno del Governo a sostenere la candidatura all’iscrizione nel Patrimonio Unesco dell’Italia Longobarda e, dunque, anche della straordinaria Chiesa di Santa Sofia in Benevento, uno dei più insigni monumenti dell’epoca. La Provincia, insieme al Comune di Benevento e agli altri Organi ed enti statali, è massimamente interessata al successo di questa iniziativa, avendo investito fondi del proprio Bilancio per tale traguardo. Dunque, l’Ordine del Giorno della Camera dei Deputati, nel momento in cui si tradurrà in ulteriori investimenti pubblici mirati al Medioevo longobardo, non potrà che giovare alla causa. Peraltro, la Provincia di Benevento, con la Sezione longobarda del suo Museo del Sannio, può vantare un contenitore culturale ed un polo di attrazione per studiosi e appassionati di quel prestigioso periodo della storia d’Italia e dell’Europa che, a ragione delle indicazioni programmatiche contenute nell’Ordine del Giorno, si candida quale riferimento privilegiato delle nuove fonti di finanziamento che il Governo è impegnato a concretizzare. Ringrazio, dunque, la Camera dei Deputati e l’onorevole Pepe per questi nuovi impulsi per la tutela e la valorizzazione di alcuni gioielli di uno scrigno chiamato Sannio”.