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Emergenza profughi, il prefetto Galeone a lavoro per reperire nuove strutture di accoglienza nel Sannio

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Saranno individuate nuove strutture pubbliche e private nel Sannio per fronteggiare l’emergenza profughi. E’ quanto emerso dalla prima riunione operativa del prefetto, Paola Galeone, con tutti i rappresentanti degli enti deputati all’accoglienza dei cittadini stranieri, in funzione di quanto disposto dal piano nazionale di distribuzione e assegnazione dei migranti del Ministero dell’Interno.
Attualmente i territori provinciali interessati ad accogliere gli stranieri e a garantirne l’assistenza, anche sotto il profilo sanitario, sono Campoli del Monte Taburno, Montesarchio, San Giorgio del Sannio, Benevento, Cautano, dove si trovano 156 persone, Ponte e Telese Terme da dove proprio questa notte si sono allontanati 20 migranti.
Dall’analisi preliminare fatta questa mattina in prefettura con il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, i sindaci di Benevento, Campoli, Montesarchio, Ponte e Telese Terme, il delegato della Protezione Civile del Comune di San Giorgio del Sannio, il direttore generale dell’ASL, i responsabili della Caritas di Benevento e Cerreto Sannita, il presidente del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, i comandanti delle polizie provinciale e municipale di Benevento ed il vice presidente dell’ACLI di Benevento, è emersa la necessità di reperire ulteriori strutture, che potranno essere messe a disposizione dai Comuni o da privati, per fronteggiare eventuali nuove assegnazioni.
I presenti hanno concordato sull’esigenza di proseguire l’attività di verifica sia degli stranieri che delle strutture interessate all’accoglienza, attraverso l’azione sinergica di tutti gli organi istituzionali ed il coordinamento degli interventi e delle iniziative da assumere per garantire servizi adeguati alle finalità di integrazione e di coesione sociale.
Il prefetto Galeone ha auspicato la più ampia collaborazione, anche attraverso l’opera di sensibilizzazione svolta dalle Caritas, per il superamento di possibili criticità favorendo la piena accoglienza dei migranti sul territorio, costantemente monitorato dalle forze dell’ordine.