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25 Aprile, Bosco (Uil): “La lotta per il lavoro e la libertà deve continuare”

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Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, ha partecipato questa mattina alla manifestazione unitaria del 25 Aprile, la festa della Liberazione.
A margine della stessa il rappresentante dei lavoratori sanniti tiene a precisare: “Quella stagione che va dal 1943 al 1945, la Resistenza appunto, volle significare l’impegno per ridare all’Italia libertà e indipendenza, dopo i disastri causati dal regime nazi-fascista.
Quella lotta oggi deve continuare perché sono in discussione quei diritti fondamentali che la Costituzione riconosce come fondamentali, e che riguardano il Lavoro e la Libertà.
In quegli anni – aggiunge il segretario – vinse il popolo italiano, che tutt’insieme si mosse per ribellarsi all’occupazione da parte dei tedeschi e degli jugoslavi, relativamente all’Istria e alla Venezia Giulia. Non mancò l’apporto delle donne. E, risentendo la musica della canzone , che pure questa mattina è stata più volte riproposta, voglio dire le parole di questo canto sono parole semplici, che derivano dalla semplicità di chi le cantava, dalla semplicità di quelle persone che hanno perseguito un obiettivo comune, l’obiettivo della Libertà.
I partigiani non avevano colore politico, tra i partigiani vi erano comunisti, socialisti, cattolici. Insomma, i partigiani erano il popolo, quello stesso popolo che voleva veder finita la guerra che era costata troppo vite umane. Troppe madri avevano perso i propri figli, c’era voglia di riscatto, voglia di libertà.
Il messaggio che ancora oggi la memoria di queste persone (questa mattina tra di noi c’erano Giuseppe Crocco, alias Caramba, e Alfredo Festa) riesce a trasmettere è un messaggio di libertà, un messaggio di forza, un messaggio di ribellione. La giovinezza di molti partigiani volò via, così come il fiore del partigiano, quello stesso partigiano che è morto per la libertà dei suoi figli, dei suoi cari, per la libertà dell’Italia.
Ognuno di noi – conclude Bosco – deve conoscere la storia dell’Italia, deve conoscere le persone che hanno reso l’Italia la nazione che oggi vediamo, le persone che hanno fatto letteralmente l’Italia. Quindi, oggi la Resistenza è questo, è la voglia di sopravvivere, di riappropriarsi del passato per conquistare il proprio futuro. Quel futuro che per i giovani è sempre di più messo in discussione”.