Regione Campania
‘Sanità, conti peggiorati a fronte dei sacrifici richiesti ai territori in termini di assistenza’

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Con la relazione dell’assessore regionale al bilancio, Gaetano Giancane, e con la discussione generale ha preso il via, in II Commissione regionale Bilancio, presieduta da Massimo Grimaldi (N.Psi-Caldoro presidente), l’iter per l’approvazione della manovra di Bilancio di previsione 2011, Legge Finanziaria 2011, e Bilancio pluriennale 2011-2013, sulla quale è stata sollevata una questione pregiudiziale dal capogruppo del Pse, Gennaro Oliviero, a causa della mancanza dei conti relativi alla sanità, che assorbe il 64% del Bilancio regionale, e a verifica dell’operato dei commissari nominati dal Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “Ho motivo di credere che i conti della sanità siano peggiorati a fronte di sacrifici ingenti chiesti ai territori in termini di assistenza sanitaria – ha denunciato Oliviero; per questo ritengo che la discussione sul bilancio debba partire dalla chiarezza sulla situazione finanziaria della sanità, sull’operato dei commissari e dalla individuazione delle responsabilità politiche”. Al termine della discussione, sul tema è intervenuta anche la vice capogruppo del PdL Daniela Nugnes evidenziando che “la pregiudiziale-Oliviero non è condivisibile come metodo di lavoro ma lo è sul piano politico in quanto è tesa alla legalità e alla trasparenza, valori che anche noi condividiamo e promoviamo profondamente; per questo motivo, chiediamo che il Presidente Caldoro, nella sua qualità di commissario per il rientro dal debito della sanità, metta in campo la verifica dell’operato dei commissari e dei frutti prodotti sui conti della sanità”. Tecnicamente la questione pregiudiziale è stata respinta a maggioranza, ma la questione politica sollevata da Oliviero è stata sostanzialmente condivisa da molte forze politiche, sia di opposizione che di maggioranza, stante l’importanza di verificare lo stato dei conti della sanità per verificare gli esiti del piano di rientro e l’operato dei manager della sanità alla luce dei sacrifici in termini di assistenza sanitaria imposti a tutti i territori regionali.
Nella sua relazione, l’assessore Giancane ha, ancora una volta, paragonato i conti della Regione Campania ad una patologia tumorale, che richiede cure drastiche ed adeguate “che provocano anche effetti collaterali, ma che sono indispensabili per guarire”. “Il Bilancio prosegue sul percorso obbligato del rigore – ha detto Giancane –e ha il suo elemento di forza nei fondi europei: 1.375.000,00 milioni di fondi strutturali, presenti nelle pieghe del Bilancio, e 260 milioni di rinvenienze relativi a progetti di cui alla programmazione dei fondi Ue 2000/2006 (in totale 1.800.000,00 euro) che potranno essere utilizzati per mettere in campo progetti di crescita e di sviluppo. Una volta che i conti saranno stati rimessi in ordine – ha aggiunto Giancane – si potrà allentare la morsa dei sacrifici e mettere in campo lo sviluppo e cercare di far crescere il pil della Campania e stimolare l’occupazione”.