CRONACA
Criminalità organizzata, il Sannio tra le realtà meno permeabili

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La ‘maglia nera’ del territorio provinciale piu’ permeabile ai tentacoli della criminalita’ organizzata spetta alla provincia di Napoli, con un punteggio pari a 66,9, seguita dalla provincia di Caserta (57,4 punti). E’ quanto emerge dalle anticipazioni del "Rapporto Italia 2011" dell’Eurispes, che ha analizzato il rischio di penetrazione mafiosa cui sono esposti i 24 territori provinciali nelle 4 regioni maggiormente interessate (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), creando un apposito indice (IPM, appunto Indice di Penetrazione Mafiosa), che è collegato ad un sistema di attribuzione dei punteggi che scaturiscono dalla valutazione quantitativa dei reati commessi (su base 2009) ed assimilabili alle associazioni mafiose: attentati, stragi, ricettazione, rapine (in banca, negli uffici postali, a rappresentanti di preziosi, a trasportatori di valori bancari e postali, ad automezzi pesanti trasportanti merci), estorsioni, usura, sequestri di persona a scopo estorsivo, associazione a delinquere e di tipo mafioso, riciclaggio e impiego di denaro, contrabbando, stupefacenti (produzione e traffico, spaccio, associazione per produzione o traffico di stupefacenti, associazione per spaccio di stupefacenti) e prostituzione (sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, minorile e non). Agli ultimi dieci posti, sulle 24 province considerate, troviamo Benevento (30,3), Salerno (30,1), Agrigento (27,9), Taranto (27,8), Ragusa (27,8), Avellino (27,3), Cosenza (26), Caltanissetta (25,8), Enna (24,5) e infine, Lecce (22,4).