fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

CULTURA

Il carcere di Alghero intitolato all’agente ucciso Giuseppe Tomasiello, originario di Benevento

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Porterà il nome di un agente originario di Benevento il carcere di Alghero, in Sardegna. Si tratta di Giuseppe Tomasiello nato a Benevento il 3 maggio 1933, ucciso, nel 1960, da un detenuto che cercava la fuga.

Alla presenza del direttore della casa circondariale algherese Elisa Milanesi e dei vertici dell’amministrazione penitenziaria, il 13 dicembre, è stata scoperta la targa che porta il nome dell’agente di custodia. Alla figura di Giuseppe Tomasiello è dedicato anche il Museo sulla memoria della colonia penale di Tramariglio, a Casa Gioiosa, che è stato inaugurato lo scorso 9 luglio, alla presenza del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.

La storia – Giuseppe Tomasiello nacque a Benevento il 3 maggio 1933. Dopo aver frequentato la scuola militare di Cairo Montenotte (Sv) venne assegnato alla casa di reclusione di Porto Azzurro e nell’autunno del 1959 giunse a Tramariglio.

Il 22 gennaio 1960 l’agente fu incaricato di scortare il detenuto Edoardo Corsi, addetto alla mansione di elettricista. Il recluso doveva scontare diversi anni per numerose condanne, tra le quali una per furto sacrilego. Al mattino Tomasiello e il detenuto uscirono per raggiungere la cabina elettrica situata sulla falda del monte Timidone prossima a Tramariglio.

Al momento della distribuzione del pasto nella sede centrale della colonia, i due non fecero più ritorno.

Inizialmente nessuno si accorse dell’assenza, perché diverse volte il detenuto consumava il pasto sul posto di lavoro, rientrando per l’ora di cena. Nel pomeriggio cominciarono a manifestarsi i primi campanelli di allarme e scattarono subito le ricerche.

Partiti diversi agenti trovarono a poca distanza, l’agente Tomasiello sanguinante, con un’impressionante ferita alla testa. Ma di Corsi non c’era traccia. Desideroso di evadere, aveva colpito alle spalle il giovane militare con una mazza che il recluso usava per le riparazioni alla linea elettrica. L’agente, immediatamente soccorso da alcuni colleghi, fu caricato sulle spalle e condotto sino alla strada, per essere trasportato all’ospedale di Alghero. Mori il 24 gennaio 1960, due giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza. 

Fonte: la voce di Alghero

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 1 settimana fa

Dugenta dedica una rotatoria al valore della solidarietà: nasce la “Rotonda del Dono”

redazione 2 settimane fa

Carcere, il direttore Marcello: “In arrivo 23 nuovi agenti, una risposta al grido di dolore della Polizia Penitenziaria”

Giammarco Feleppa 3 settimane fa

Il ricordo dell’alluvione diventa memoria in zona Asi: a Benevento nasce il ponte ‘15 ottobre 2015’

redazione 3 settimane fa

Benevento, in zona ASI nasce il Ponte 15 ottobre 2015: martedì la cerimonia inaugurale

Dall'autore

redazione 13 minuti fa

M5S Campania: “Una proposta di legge per la rinascita delle aree interne”

redazione 22 minuti fa

Guardia giurata morta a Tufara Valle, Campania Popolare: ‘Serve svolta radicale su lavoro e sicurezza’

Alberto Tranfa 45 minuti fa

Ecco FriP, il formaggio ‘senza fosforo’ pensato per chi soffre di insufficienza renale

redazione 49 minuti fa

Frasso Telesino, posticipata l’accensione dei riscaldamenti al 16 novembre

Primo piano

Alberto Tranfa 45 minuti fa

Ecco FriP, il formaggio ‘senza fosforo’ pensato per chi soffre di insufficienza renale

Giammarco Feleppa 1 ora fa

Asl Benevento, strategie e prevenzione al centro della Giornata Mondiale del Diabete

redazione 4 ore fa

Regionali, venerdì a Pietrelcina incontro con Giuseppe Conte

Alberto Tranfa 5 ore fa

Unisannio, al via l’era Moreno: ricerca, didattica e Medicina le priorità del nuovo corso

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content