Università
Natale all’Unifortunato, buona la prima. Domani la seconda giornata dell’evento

Ascolta la lettura dell'articolo
Prosegue “Il Natale all’Unifortunato”. Dopo il successo della giornata inaugurale di sabato scorso che ha visto la partecipazione di un folto pubblico di visitatori, domani pomeriggio (sabato 14 dicembre), nei locali indoor ed outdoor dell’Università degli Studi “Giustino Fortunato” di Benevento, con sede in viale Delcogliano, si terrà la seconda giornata dell’evento. Anche in questo caso il cartellone è ricco di iniziative.
Si parte alle ore 19.00: un incantevole expo abbinerà saperi e sapori con stand di artigianato artistico, degustazioni e produzioni tipiche in collaborazione con la Coldiretti di Benevento e le associazioni territoriali. Inoltre nei giardini dell’Ateneo, andrà in scena la suggestiva rappresentazione del presepe vivente di Morcone, che segue quello di Pietrelcina, con i personaggi e le scene del presepe della tradizione.
Il tutto arricchito dalla rassegna di concerti di Natale con le corali più apprezzate del territorio sannita-irpino. Ad esibirsi, questa volta nell’aula magna dell’Ateneo, le corali di San Leonardo Abate di Baselice, diretta dal M° Don Michele Benizio, San Giovanni Battista di Ferrari-Cervinara, diretta dal M° Angela Fierro, San Giuseppe Moscati di Benevento, diretta dal M° Nicola Patuto, Cantate Domino in laetitia di Morcone, diretta dal M° Anna Maiorano, Farnetum di Fragneto Monforte, diretta dal M° Daniela Polito.
“Iniziative come queste – spiega Augusto Fantozzi, rettore dell’UniFortunato – servono per creare un legame sempre più forte e virtuoso con il territorio, con l’augurio che l’Ateneo sia avvertito sempre più come casa comune di promozione sociale e culturale”.
“Crediamo in un modello di università – rimarca Silvio Colombo, direttore amministrativo dell’Ateneo – che sappia realizzare un solido rapporto con il contesto locale così da aiutare anche il territorio nel suo processo di valorizzazione”.
“Questo tipo di evento – conclude Paolo Palumbo, docente di Diritto Ecclesiastico –, reso possibile anche grazie al prezioso contributo di diverse associazioni di categoria, va oltre l’ordinario di un ambiente universitario, aprendosi ad un fattivo dialogo con la città e la provincia”.