POLITICA
Palazzo Mosti, Gargano (PSI): “Clima esasperato, la giunta Pepe faccia mea culpa”

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Il segretario provinciale Giovani Socialisti Italiani, Daniele Gargano, invita la giunta comunale di Benevento ad un gesto di responsabilità verso una città ridotta all’esasperazione.
“Gli episodi avvenuti la scorsa giornata nei pressi di palazzo Mosti – scrive Gargano – altro non rappresentano che l’epilogo, non auspicato da nessuno, ma che tutti si aspettavano. La cattiva, pessima, dissennata gestione di una città relegata nell’immobilismo più totale, ha portato ad un clima di rottura totale con la cittadinanza, una rottura che, come mai era successo in anni ed anni di storia, è sfociata addirittura in una protesta condita da episodi di violenza durante l’ultimo consiglio comunale.
Il clima di malcontento generale che si respira in città da diverso tempo, – continua l’esponente del Psi – è frutto di una gestione comunale completamente distante dai cittadini, sorda rispetto alle reali e concrete esigenze sociali di una popolazione che disperatamente ha lanciato da tempo il suo grido di aiuto.
L’ennesima dimostrazione della distanza dell’amministrazione comunale dai cittadini – prosegue Gargano- si è avuta proprio durante l’ultimo consiglio, dove innanzitutto non è stato garantita la partecipazione pubblica dei cittadini per motivi di inagibilità della sala (ci chiediamo a questo punto se non fosse più opportuno spostare la seduta in un luogo che avesse potuto permettere l’audizione pubblica del consiglio in tutta sicurezza), e che ha visto, tra l’altro, l’approvazione del provvedimento di dismissione del patrimonio pubblico, di cui a gran voce un’intera città (non solo studenti, precari, disoccupati) chiedeva l’annullamento della delibera.
Bene, a dispetto di tutti, il provvedimento è stato approvato all’interno del bilancio previsionale (???) del 2013, acuendo rabbia condita però da un senso di impotenza totale della maggioranza dei cittadini. Poteva essere questa l’occasione per dare una dimostrazione di ascolto e lanciare segnali distensivi verso una città intera, invece è stata l’occasione per dimostrarsi amministrazione arrogante, sprezzante dell’interesse pubblico, disinteressata alla voce del popolo che essa stessa rappresenta.
E’ stata l’occasione – aggiunge – per ampliare il distacco fra cittadino e amministrazione, ma anche per comprendere che ormai vi sono due fazione: da una parte una città intera che chiede le dimissioni della giunta per evidenti fallimenti di carattere gestionale, e dall’altra un’amministrazione comunale che quasi ci riporta indietro nel tempo, arroccata a palazzo quasi come le monarchie europee di qualche secolo addietro. Ci si aspetta dunque un segnale di distensione, di umiltà, di presa d’atto che non c’è più quel consenso elettorale che aveva legittimato due anni e mezzo orsono la formazione di questa maggioranza.
La crepa ormai si è aperta ed è difficilmente sanabile. Come giovani del partito socialista italiano -c onclude Gargano – l’auspicio è quello di riavere una classe politica meno referenziale e più vicina alle problematiche giovanili e non solo. Una classe politica meno attenta al mantenimento degli equilibri politici e più propensa alla creazione di vere e nuove opportunità di crescita, sociale, occupazionale, dei servizi dell’innovazione e dello sviluppo.”