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Libertà d’informazione? Non in diretta

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La web tv ntr24.tv ha inoltrato una richiesta di autorizzazione per trasmettere in diretta streaming la seduta del Consiglio Comunale di San Giorgio la Molara del 5 dicembre. All’ordine del giorno temi di particolare rilevanza, tra i quali: Programma Triennale dei Lavori Pubblici, Servizio di gestione dei Rifiuti, regolamento comunale per la disciplina dell’lmposta Municipale Propria, debiti fuori bilancio, Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili comunali, Approvazione Bilancio di Previsione per l’anno 2013.
Con nota del 3 dicembre 2013 (prot. 7139 del 03/12/2013) di cui si riporta di seguito il contenuto integrale, il Sindaco nega l’autorizzazione alla diretta:
“Oggetto: Autorizzazione alla diretta streaming del Consiglio Comunale del 5/12/2013.
In riscontro alla Sua nota, acquisita al Ns. Prot n. 7120 in data 02/12/2013, si comunica che, poiché l’Amministrazione intende informare I’opinione pubblica, in particolare la cittadinanza sangiorgese, attraverso un ampio e circostanziato comunicato stampa, che sarà inviato a tutti i mezzi di informazione, in occasione della riunione dell’Organo Consiliare, non si ritiene autorizzare la diretta streaming, anche e soprattutto per non operare discriminazioni fra gli stessi organi di informazione.
Distinti saluti.”
firmato: il Sindaco Dott. Luigi Paragone
Una negazione di cui si prende atto, nonostante dal programma elettorale del Sindaco per le Amministrative del 2011, si leggesse:
“Il Municipio dovrà essere un’AGORA’; una piazza dove tutti potranno COMUNICARE; VEDERE; SCEGLIERE; PROPORRE; CRITICARE. (…) La TRASPARENZA degli atti amministrativi si perseguirà attraverso anche un progetto di WEB TV, mediante uno strumento conosciuto come SKYPE, che permetterà di seguire le sedute consiliari in aula in diretta ma anche di rivedere quelle trascorse (…) al fine di dare voce anche ai nostri emigranti che hanno forte NEL CUORE il SENTIMENTO DI RISCATTO del nostro paese”.
Le perplessità non scaturiscono dalla decisione di diniego, rientrante pienamente nelle facoltà del primo cittadino, quanto nelle motivazioni addotte al diniego.
Nel merito, il filo conduttore del diniego è: “poiché l’Amministrazione intende informare l’opinione pubblica” (…) ”non si ritiene autorizzare la diretta streaming” (!) Una consecutio concettuale, sinceramente, di difficile comprensione…
Ermetica appare anche la motivazione per la quale, non volendo ”operare discriminazioni fra gli stessi organi di informazione” (…) ”non si ritiene autorizzare la diretta streaming”…
Sarebbe di conforto sapere che siano state avanzate richieste autorizzative per la trasmissione in diretta del Consiglio Comunale di San Giorgio la Molara da altre emittenti o testate… Ma quando ntr24 ha protocollato la richiesta di autorizzazione, non è parso di vedere alcuna altra emittente televisiva…
Piace comunque pensare che molte altre emittenti abbiano avanzato richiesta di diretta del Consiglio e il Sindaco, non volendo operare discriminazioni o privilegiarne una rispetto ad altre, e non essendo l’aula consiliare sufficientemente capiente, abbia salomonicamente deciso di negarla a tutte.
Difficile da comprendere, un ultimo passaggio contenuto nella comunicazione di diniego, nel quale si afferma che non si autorizza la diretta poiché l’opinione pubblica sarà informata ”attraverso un ampio e circostanziato comunicato stampa, che sarà inviato a tutti i mezzi di informazione”… Cioè?!
La diffusione di un comunicato stampa successivo alla riunione dell’Organo Consiliare, non è in conflitto con una diretta della riunione stessa. E’ un di più, ma le due cose non si escludono reciprocamente, anzi.
Viceversa, ”tutti i mezzi di informazione” avrebbero potuto godere di una diretta del Consiglio Comunale per poter scrivere liberamente i loro articoli dalla propria redazione.
Evidentemente, la motivazione del diniego è forse più semplice: una diretta si differenzia da un articolo, da un video servizio o da un ”ampio e circostanziato comunicato stampa” per un semplice requisito: è una diretta…E’ vera. E’ verità allo stato puro… Una diretta tout court di un Consiglio Comunale è: una telecamera, un microfono, un inizio della diretta, una fine.
Non è commentata, non può essere interpretata: è, ancora una volta, VERA.
Va dedotto dunque che, forse, alla base del diniego vi sia la non volontà a che una riunione consiliare possa essere ascoltata, vista e dunque recepita veramente e che sul tema della trasparenza e dell’informazione anche a mezzo web tv, il Sindaco di San Giorgio la Molara abbia cambiato opinione.
Dispiace non poter esaudire l’aspettativa di coloro che, impossibilitati a poter seguire il Consiglio Comunale di persona perché all’estero, perché emigrati, perché ancora al lavoro o per altri motivi, avrebbero gradito poter “vedere” con i propri occhi e “ascoltare” con le proprie orecchie la trattazione di argomenti rilevanti per la loro collettività.
Via web ed in ogni parte del mondo, senza bisogno di un successivo ”ampio e circostanziato comunicato stampa”.
Dispiace, infine, per una occasione negata di partecipazione alla vita politica ed all’operato di un’Amministrazione che, nelle promesse, aveva lasciato intendere che trasparenza e comunicazione con la cittadinanza costituissero i principi ispiratori della propria attività.
Massimiliano De Cesaris