Sindacati
Uil: al Museo del Sannio dibattito “Punto Coma” sulle pratiche riabilitative per le persone in stato vegetativo

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Venerdì 25 ottobre, alle ore 10, presso la sala “Vergineo” del Museo del Sannio di Benevento si terrà il convegno dal titolo “Punto Coma”, un dibattito costruttivo sulle buone pratiche di riabilitazione per le persone in stato vegetativo e di minima coscienza.
Ai lavori, moderati dal segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, interverranno Aniello Cimitile, commissario straordinario Provincia di Benevento; Francesco Cocca, sindaco di San Marco dei Cavoti; Michele Feleppa, primario di Neurologia A.O. “G. Rummo” di Benevento; Claudio Lunghini, segretario Onlus “Gli Amici di Eleonora”; Emilia Maccauro, assessore ai Servizi Sociali del comune di Benevento; Osvaldo Nastasi, segretario generale Uil Fpl Campania; Pasquale Scuotto, coordinatore Ital Uil Campania; Alberto Sera, vice presidente patronato Ital; Raffaele Sinno, medico anestesista “Fatebenefratelli” di Benevento; Maura Tabacco, rappresentante Ital per il Sociale; Maria Pia Varriale, responsabile dipartimento Politiche Sociali Camera sindacale territoriale della Uil di Benevento; Antonio Zagari, sociologo. Sul finale, si esibirà la sassofonista Maria Giammetti.
Il dibattito, patrocinato dalla Provincia di Benevento, è organizzato dalle strutture sannite dell’Ital Uil, della Uim, della Uil Fpl, della Camera sindacale territoriale Uil di Benevento e dell’Associazione Onlus “Gli amici di Eleonora”.
“Le pratiche burocratiche, le soluzioni logistiche e anche le difficoltà economiche. Chi ha avuto un familiare in coma sa quali sono le grandi difficoltà nell’affrontare il percorso di recupero”, così il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco.
“In Italia – aggiunge Bosco – fortunatamente, ancora c’è un servizio sanitario nazionale che si prende carico del malato. Ma alla famiglia chi ci pensa? Ecco, per rispondere a questa domanda è nato Punto Coma e la onlus ‘gli amici di Eleonora’. Al Sud la prima conseguenza di avere un paziente in coma è quello di trovare una soluzione extra regionale. Centinaia di persone si trasferiscono ogni anno dalla Campania al Nord, e in particolare in Emilia, Veneto, Toscana e Lombardia. E’ qui che scende in campo la rete di Punto Coma. Un progetto che punta a dare assistenza alle famiglie. Questo perché in genere il malato è ospedalizzato e già coperto. I parenti invece rimangono soli”.