CULTURA
“Lucciole per lanterne” dei fratelli Martone vince al Napoli Film Festival
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Si è concluso il Napoli Film Festival 2013, la rassegna diretta da Davide Azzolini e Mario Violini che ha portato per una settimana il cinema in città tra retrospettive dei capolavori del passato e vere e proprie scoperte dei giovani cineasti in concorso. Ed è proprio con l’assegnazione dei premi che si sono conclusi i sei giorni di festival, che hanno visto circa 2000 persone affollare il Metropolitan, l’Istituto Francese e il Cervantes.
A “Lucciole per lanterne”, il docu-film di Stefano e Mario Martone è andato il premio Schermo Napoli Doc per la miglior produzione per il settore documentari. Si tratta di un altro prestigioso riconoscimento per il lavoro dei due fratelli napoletani, che nel documentario, girato in Cile, raccontano la questione della privatizzazione dell’acqua. Un tema che lega molto il paese Sud-Americano all’Italia: l’Enel possiede infatti il 97% dell’acqua cilena.
In circa 45 minuti i due registi raccontano la storia di tre donne e della costruzione di cinque grandi dighe nella Patagonia cilena. Nel 1981 Pinochet privatizza la quasi totalità delle risorse idriche in Cile. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua vengono ceduti a imprese nazionali e multinazionali interessate a produrre energia idroelettrica. Lucciole per lanterne ripercorre questi avvenimenti attraverso la storia di tre donne che, a centinaia di chilometri di distanza, provano a resistere e a difendere la loro terra.
Oltre al premio del Napoli Film Festival, “Lucciole per lanterne” in questi giorni ha ottenuto anche un riconoscimento d’oltralpe, vincendo la Menzione d’Onore della Giuria Internazionale all’EkoFilm festival di Ostrava, in Repubblica Ceca. A novembre poi ancora un grande appuntamento: “Lucciole per lanterne” parteciperà al Festival Internacional de cine de mar del plata, uno dei più importanti festival dell’America Latina.