POLITICA
Di Martino (PSI): “Perche a Benevento non parte la mensa scolastica?”

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Vincenzo Di Martino del PSI è intervenuto con una nota chiedendo all’amministrazione comunale di Benevento spiegazioni sull’attivazione della mensa scolastica. “Stiamo registrando da alcuni giorni – scrive – continue lamentele da parte dei genitori degli alunni iscritti al tempo pieno, causa la mancata partenza a tutt’oggi della mensa scolastica.
Numerose le famiglie ed altrettanti alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado reclamano chiarezza. Il tempo prolungato, che ruota intorno alla mensa scolastica, non è stato ancora avviato, l’attività didattica procede a rilento ed in taluni casi è bloccata, con effetti devastanti sia per la crescita dei nostri figli sia per l’organizzazione della vita delle famiglie. Non riusciremo mai a comprendere come mai un servizio che ricade nell’ordinarietà della gestione amministrativa ogni anno subisce ritardi incomprensibili.
L’anno scolastico ha preso avvio il 15 settembre, ma del servizio mensa scolastica ancora non è certa la data d’inizio del servizio. Voci che si rincorrono parlano di metà ottobre, altre che riferiscono di tempi ancor più lunghi. L’unica cosa certa, al momento deriva dal fatto che le rette per le famiglie subiranno un aumento, ancora aumenti. In una scuola “pubblica” che diventa sempre più autogestita, vorremmo almeno la garanzia dei servizi, come quello della mensa scolastica.
Per il Partito Socialista Italiano da sempre la SCUOLA ha rappresentato un punto di riferimento importante nel processo di crescita della comunità. E’ l’istituzione che provvede alla formazione dei cittadini del domani ed è quindi l’investimento più evidente che una società fa sul suo futuro. In merito alla politica scolastica, ai disastri posti in essere dal Governo nazionale si aggiungono quindi i ritardi dell’amministrazione locale. E’ evidente che la problematica della “Scuola” deve essere una priorità dell’agenda di ogni amministrazione e non essere trattata come un argomento secondario.
Pertanto, rivolgiamo al SINDACO un invito di fare chiarezza sull’argomento; di convocare le famiglie e spiegare qual è la reale la situazione al fine di consentire un regolare servizio a cui i cittadini hanno liberamente deciso di usufruire. Almeno su tali argomenti cerchiamo di essere una comunità della solidarietà, in fondo, non è chiedere troppo, Signor Sindaco”.