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Comune di Benevento

Emergenza abitativa, tavolo di concertazione in prefettura. I dubbi del Movimento di lotta per la Casa

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L’istituzione di un tavolo di concertazione e di confronto presieduto dal prefetto di Benevento. E’ quanto è stato deciso al termine di un incontro a Palazzo Mosti sull’emergenza abitativa in città. La richiesta era giunta dal “Movimento Lotta per La casa” portavoce di un gruppo di circa venti famiglie che da diverse settimane ha occupato uno stabile privato in via Episcopio.

Al vertice promosso dal segretario provinciale del Pd Erasmo Mortaruolo, erano presenti il sindaco di Benevento, il commissario dello IACP, Gisueppe Falzarano del Sunia, Umberto Penna Cgil casa, Iorio dell’Apu, Angela Borrelli di Assocasa Ugl, Alessandro Tucci del Comitato Lotta per la Casa e Don Nicola De Blasio direttore della Caritas di Benevento.

Nel corso dell’incontro – secondo quanto si legge in una nota della segreteria dei democratici – “è stata rimarcata la drammatica situazione venutasi a creare e consolidatasi per l’acuirsi della crisi economica generale ed il relativo riverbero che la crisi stessa ha avuto sulle politiche abitative.

Questo stato di cose comporta l’aumento di pressioni sociali fondate sulla ricorrente impossibilità di molte famiglie di pagare il fitto o anche di trovare case a basso costo sul territorio comunale.

Peraltro l’occupazione dell’edificio privato di Via Episcopio,che è ancora in corso, è sintomo di un crescente disagio sociale. Al fine di consentire un reale esercizio del diritto alla casa, si crede opportuno richiedere l’istituzione di un tavolo di concertazione e di confronto, presieduta da Sua Eccellenza, onde addivenire a comuni linee di indirizzo e guida al fine di affrontare l’emergenza di oggi e prevenire le possibili emergenze future.

Un esempio potrebbero essere l’anagrafe delle utenze, il controllo del crescente fenomeno degli abusivi, la corretta applicazione della L.R.18 del 1997 ed infine la costruzione degli alloggi destinati alle famiglie sfrattate del programma IACP. Il tutto serve anche a garantire il diritto alla casa di chi attualmente occupa la graduatoria delle assegnazioni degli alloggi ERP”.

A margine del vertice il Movimento di lotta per la casa ha così commentato:

“Con l’incontro di oggi si sono fatti piccoli passettini in avanti rispetto ai giorni scorsi anche se molte questioni risultano essere poco chiare.

La notizia positiva è che finalmente il Comune e lo Iacp riconoscono che esiste un’emergenza abitativa in città, da noi sottolineato da diversi mesi a dispetto dei giorni scorsi quando si negava o veniva messo in dubbio l’esistenza di un problema. Di certo il dato sconvolgente è che un partito anche se di maggioranza convochi una riunione nella sede del comune. E ancor più sconvolgente il tentativo dell’Assessore Lepore di negare l’esistenza di una legge regionale che regolamenta le emergenze.

C’è stato come sempre un lungo scambio di battute, nelle quali sono state coinvolti anche i sindacati degli inquilini che ancora non abbiamo capito bene chi vogliano tutelare, se gli inquilini o il loro ruolo di sindacalisti, a causa delle posizioni poco chiare assunte in seno alla riunione. Poi quando la riunione sembrava concludersi con un nulladi fatto è stato sottoscritto un documento congiunto chiedendo al Prefetto l’istituzione di un tavolo concertativo riconoscendo l’esistenza di un’emergenza abitativa e l’applicazione della legge 18 del 1997 oltre all’anagrafe delle utenze sugli alloggi Iacp e comunali.

E’ necessario evidenziare però che la legge 18 del 1997 e l’anagrafe delle utenze, potrebbero benissimo essere applicate dal Sindaco e dello Iacp e quindi sarebbe comunque superfluo l’intervento del Prefetto. E’ evidente che la sottoscrizione di un documento congiunto pur rappresentando un piccolo passetto in avanti poichè viene riconosciuta l’esistenza di un’emergenza è nello stesso tempo un rischio di deresponsabilizzazione del problema e quindi è evidente il tentativo astuto di scaricare il tutto nelle mani di un Prefetto che fino a questo momento non si è dimostrato molto aperto alla risoluzione dei problemi sociali.

Ma se queste fossero le intenzioni, Comune e Iacp si sbagliano di grosso poichè non possono ritenersi a posto con la sottoscrizione di un semplice documento demandando il tutto al Prefetto, le loro responsabilità restano e sono notevoli per questo noi continueremo ad essere vigili e a chiedere in maniera determinata la risoluzione del problema. Il documento di oggi non sarà per noi l’ennesimo gioco dello scarica barile e continueremo la nostra mobilitazione fino quando non ci saranno risultati concreti.

Del resto è ancora poco chiara la delibera relativa all’affidamento delle strutture alla Caritas che ancora non ha ricevuto alcuna documentazione. Se all’inzio si era parlato di affidamento in comodato d’uso gratuito delle due strutture alla Caritas oggi si parla di una sola struttura e come beffa finale si farà pagare l’affitto per soli sei mesi al Comune. Cosa accadrà di concreto?

Nei fatti con questa delibera il Comune di Benevento farà cassa attraverso l’affitto della struttura pagato dalla Caritas speculando ancora una volta su un’emergenza sociale. Oltre al danno la beffa, perchè la Caritas si impegna anche a ristrutturare e riqualificare la struttura che il Comune riprenderà come nuova dopo sei mesi. Alla faccia della città solidale!

Non regge nemmeno la patetica scusa del salva enti, in primis poichè quest’ultimo non annulla lo strumento del comodato d’uso gratuito e in secondo luogo poichè l’affitto potrebbe essere considerato già pagato con l’opera di riqualificazione che la Caritas si è impegnata a fare. Per questo motivo contestiamo in tutto e per tutto questa delibera la quale mostra ancora una volta che non solo il Comune non rispetta i patti presi stravolgendo di continue le carte in tavola ma anche mancanza di disponibilità a segnare un a svolta. Una delibera del resto approvata senza aver interpellato né la Caritas né i sottoscritti.

Non vogliamo nemmeno pensare che questa sia l’ennesima strategia di perdere del tempo per poi quindi far sgomberare le famiglie di Via Episcopio. E’ evidentissimo che in tal caso la responsabilità politica sarebbe enorme.Con questa delibera gli accordi presi in precedenza sono completamente stravolti, il comune di Benevento ancora una volta venuto meno ai suoi impegni, stravolgendoli. Intanto da segnalare che ancora non ci sono giunti gli atti e i documenti del patrimonio abitativo comunale e dello Iacp di cui abbiamo fatto richiesta scritta nei giorni scorsi”.

 

 

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