Generica
Cartoline ed ecomarce: i cittadini dicono basta ai veleni. Realacci: “Togliere il segreto dalle deposizioni dell’ex boss dei Casalesi”
Ascolta la lettura dell'articolo
Nella Campania dei veleni, dove i bambini muoiono di tumore e tutti si chiedono il perchè, le popolazioni che vivono vicino a discariche, legali e non, siti di ecoballe, territori inquinati, hanno deciso: è arrivata l’ora di dire basta.
Dalla Terra dei fuochi, la zona tra le province di Napoli e Caserta, impregnata di rifiuti tossici e diossina, sono state spedite al Papa e al Presidente della Repubblica delle cartoline, che ritraggono mamme con i braccio la foto dei figli morti di tumore. L’obiettivo è di superare le 100 mila cartoline, con destinazione anche Presidente del Consiglio e Onu.
Nel Sannio, in particolare a Fragneto Monforte, non cala l’attenzione sulla situazione delle ecoballe, divorate dalle fiamme nelle scorse settimane. A scendere in piazza domenica 22 settembre saranno i ragazzi del Forum giovanile del paese con la “eco marcia contro le eco balle”. Una camminata per arrivare a “toppa infuoca” dove verrà illustrata l’intera situazione riguardante i rifiuti depositati sulla collina.
I cittadini di quella che una volta era la Campania Felix cercano chiarezza e verità in questo mare di veleni. Il presidente della commissione ambiente e territorio alla Camera, Ermete Realacci, dopo l’intervista rilasciata da Carmine Schiavone, ha chiesto di verificare la veridicità delle affermazioni dell’ex boss dei Casalesi, togliendo il segreto sugli atti delle sue testimonianze. “Lo smaltimento illecito dei rifiuti – dichiara nell’intervista – porta rischi non solo per la salute, ma anche per l’economia sana”.
In tema di ambiente, oltre ai rifiuti, a preoccupare, in particolare le popolazioni dell’Irpinia e del Sannio, è la porta ancora aperta alle trivellazioni petrolifere. “Bisogna capire la vocazione che si vuole dare ad un territorio – commenta – se si punta all’agricoltura di qualità, le trivelle non c’entrano nulla”.