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Gli occupanti di via Episcopio rispondono al Sindaco: “Nessuno ha voluto trovare una soluzione”

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Non si è fatta attendere la nota di risposta degli occupanti dello stabile di via Episcopio alle dichiarazioni rese dal sindaco di Benevento Fausto Pepe. Di seguito il testo della risposta.
“Il 22 Aprile 2013 abbiamo incontrato il Presidente dello Iacp di Benevento Del Vecchio, per prospettargli l’emergenza abitativa che presto sarebbe scoppiata in città, erano presenti tutte le famiglie sotto sfratto immediato, quelle che oggi sono in Via Episcopio, il presidente ci disse di essere solidale e che si sarebbe attivato per trovare una soluzione . Il 23 maggio abbiamo incontrato il Sindaco Fausto Pepe a Palazzo Mosti, c’eravamo tutti, e in quell’occasione il Sindaco diede la massima disponibilità e solidarietà dicendosi pronto a trovare una soluzione. Passa un mese senza risposte , le situazioni si aggravano, gli sfratti si avvicinano e quelle istituzioni che oggi si dicono preoccupate per i minori non forniscono alcun tipo di soluzione.
Per questo richiediamo un nuovo incontro al Comune ,incontro ,che avviene il 13 di giugno, alla presenza anche dell’Assessore Maccauro, che oggi sostiene di non conoscerci e di essere all’oscuro di tutto, ai quali presentammo le nostre proposte e prospettammo loro per l’ennesima volta la gravità della situazione e che per molte famiglie si era avviata la procedura di sfratto per morosità . Ci risposero che avrebbero dato delle risposte celeri. Queste risposte non arrivano e così il 18 Giugno ci rechiamo sotto la Prefettura per chiedere un incontro urgente col Prefetto. Il 20 giugno 2013 il Prefetto, tramite la dottoressa Maturi ci comunica di non avere intenzione di incontrare degli individui sotto sfratto ed in grave emergenza abitativa.
Abbiamo chiesto aiuto numerose volte, tante, ci avete visto in viso, avete visto i nostri figli, ci avete abbozzato solidarietà e ci avete ignorato e snobbato perchè presi da altr interessi, perchè l’emergenza sociale , quella della povera gente non è una priorità.
Caro Sindaco lei dice che chi varca Palazzo Mosti riceve assistenza perchè in periodo di crisi bisogna essere affianco a chi vive gravi problematiche sociali ma con noi non è stato così e ci sono le prove degli incontri ufficiali che sono intercorsi tra noi. Ci ha abbandonati, per quei minori c’è stato un grave disinteresse da parte di tutti e oggi ci vuol far passare per dei criminali che minacciano rifiutandosi di far vedere in che stato vivono i bambini. Dove era quando gridavamo aiuto e denunciavamo il fatto che qualcuno stava per perdere casa? Dove era quando imploravamo di trovare delle soluzioni?L’indiffertenza di chi deve tutelare chi è in difficoltà, il silenzio assordante, lo stato di abbandono in cui ci ha lasciato ci hanno indotto a fare questo gesto disperato e adesso per giustificarsi agli occhi dell’opinione pubblica, attraverso i giornali, senza venire nemmeno di persona, ci infigge l’ultimo colpo mortale tentando di trasformare le vittime in dei criminali. Non protestiamo perchè all’improvviso ci siamo svegliati e siamo stati colti da un raptus di follia protestiamo per difendere quei minori, i nostri figli che oggi dice di voler tutelare. Protestiamo perchè nel momento in cui dovevamo scegliere tra il ponte, il suicidio e la lotta abbiamo deciso di lottare e di dare ai nostri figli quel tetto che lei ci ha negato.
Se qua ci sta qualcuno che vuole difendere i bambini siamo noi genitori intenzionati a salvaguardarli e aiutarli ad avere una vita felice come tutti i bambini del mondo civile ,mentre lei ci intima di smettere di lottare per un diritto e ci criminalizza facendoci passare per dei loschi delinquenti. Nessuno nega a nessuno di vedere i nostri figli ma il tutto va fatto sotto Palazzo Episcopio alla presenza del nostro legale perchè non intenzionati a subire minacce da parte di chi dovrebbe tutelare la famiglia tutta, non vogliamo che il Sindaco criminalizzi ingiustamente chi ha abbandonato per mesi , facendoli passare per dei cattivi genitori. Si impegni a trovare una sistemazione idonea che non sia un casermone poco igienico in cui ammassare tutti, si attivi per applicare la legge regionale del 97 art. 13 comma 1 che stabilisce che in caso di emergenza il 25% degli immobili possono essere destinati a tale scopo essegnandoli in via temporanea.
Chi ci ha indotto a commettere tale gesto disperato è stata la sua indifferenza,chi non trova soluzioni pur avendone gli strumenti ,e le leggi è lei .Pertanto se dovessero venirci a sgomberare senza che insieme non si trovi una valida alternativa, il colpevole sarà lei che se ne assumerà tutte le responsabilità politiche e che sta usando i minori come appannaggio per scaricare le sui gravi inadempienze agli occhi dell’opinione pubblica. Vogliamo bene ai nostri figli”.
La foto è stata inviata dagli occupanti per testimoniare lo stato in cui vivono i bambini nella casa