Sindacati
Province, la Cisl risponde alla Uil: “Noi favorevoli all’abolizione. La fusione del sindacato con l’Irpinia? Una risorsa in più”

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“La CISL è per l’abolizione delle Province. Tutte e contemporaneamente. Pur nell’ambito di un indispensabile riordino generale del sistema delle Autonomie Locali. I lavoratori e le funzioni, tutti e tutte, vanno trasferiti in capo ad altri già esistenti soggetti della P.A. “obbligando” i Comuni, anche attivando premialità di scala, a promuovere aggregazioni di servizi, di funzioni e di territorio”.
Ad affermarlo in una nota sono Attilio Petrillo e Antonio Follo, segretari territoriali della Cisl IrpiniaSannio, che rispondono alle critiche mosse dal segretario locale della Uil, Fioravante Bosco, alla cancellazione delle province e ad una eventuale fusione della segreteria locale della Uil con quella irpina.
“Per dare corpo al concetto di “area vasta” non possiamo mettere in piedi altri e nuovi Enti (il sacrifico delle Province sarebbe inutile) ma utilizzare “strumenti concettuali” di zonizzazione già individuati, finanche in Regione Campania come, a mero titolo di esempio, gli STS (Sistemi Territoriali di Sviluppo) del PTR campano o gli Ambiti socio-assistenziali della Regione.
Di più. Il processo istituzionale in atto non ha nulla, assolutamente nulla, a che fare con il piano di rilancio e rafforzamento organizzativo che la CISL ha inteso darsi in tutta Italia nella recente fase congressuale.
La CISL di Benevento, come quella di Avellino, – aggiungono Petrillo e Follo – non hanno “perso” alcuna autonomia. Entrambe – al contrario – hanno congiuntamente dato vita ad un nuovo soggetto sindacale, la CISL IrpiniaSannio, attraverso un percorso dal basso, condiviso e ponderato. L’obiettivo, coraggioso, innovativo, dirompente, è il rilancia una identità nuova e più forte dei lavoratori e delle popolazione delle nostre aree interne che parte dal rispetto e dalla valorizzazione delle tradizioni storiche dell’Irpinia e del Sannio che non intende affatto comprimere. Vogliamo invece fare “massa critica” superando anacronistici campanilismi e rivalità … da Curva Sud.
Nessuna cessione di sovranità, dunque, – proseguono nella nota – ma l’ambizione di dar vita ad una soggettualità diversa e più rispondente alle sfide poste dal rischio marginalità delle zone interne nel confronto con aree a maggior impatto antropico della Campania e del Mezzogiorno. I circa 70mila lavoratrici, lavoratori e pensionati iscritti alla CISL IrpiniaSannio (seconda in Campania alla sola Napoli!) nulla hanno da temere e tutto hanno da guadagnare da questo progetto, che si è reso possibile facendo leva sul nostro grande, inestimabile patrimonio di autonomia dalla politica e dalle istituzioni.
Purtuttavia, – concludono – nonostante le buone prassi comincino a registrarsi, non ci permettiamo di dare consigli ad alcuno. Anzi siamo solidali con chi, come la UIL di Benevento, sta per subire ingerenze esterne nelle proprie determinazioni future poiché – come denuncia l’amico Fioravante – dopo aver tolto autonomia a Banca d’Italia, Enel, Telecom, Napoletanagas, linee ferroviarie e di trasporto pubblico locale, “… ora vorrebbero mettere le mani sulla UIL, trasferendone la responsabilità di conduzione ad Avellino …””.