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Il mondo del sociale beneventano a Napoli il 3 luglio per l’evento “Libera i tuoi soldi”

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La Caritas Diocesana di Benevento, La Cooperativa “La Solidarietà”, l’Associazione “Vivere Dentro”, l’Associazione “La Cinta” parteciperanno Il 3 Luglio alle ore 19.00, presso il teatro Acacia di Napoli, all’evento intitolato “Libera i tuoi soldi”.
L’incontro prevede l’esecuzione di brani musicali, a cura della Nuova Orchestra Scarlatti diretta dal Maestro Gaetano Russo, alternate a testimonianze di persone che racconteranno come concretamente sia possibile esercitare una scelta di responsabilità contro la speculazione finanziaria, le cosiddette “banche armate”, e il riciclaggio dei soldi sporchi della camorra.
A moderare la serata sarà il giornalista di Servizio Pubblico, Sandro Ruotolo.
Tra gli altri interverranno: Don Tonino Palmese -Presidente di Libera Campania, Luigi Saccenti -Direttore dell’Organismo di Orientamento e Formazione Progetto Uomo Onlus, un rappresentante della Fondazione Silvia Ruotolo, un rappresentante dell’Associazione Giancarlo Siani, Angelo Moretti – Coordinatore Caritas Diocesana di Benevento, Salvatore Esposito -Presidente Consorzio Mediterraneo Sociale, Mario Crosta -Direttore Generale di Banca Popolare Etica.
Diverse realtà del Terzo Settore Beneventano credono fortemente che un’economia diversa sia possibile e, dopo aver organizzato lo spettacolo teatrale “Pop Economix” e aver aperto a Benevento il primo sportello informativo regionale di Banca Etica, promuovono con convinzione quest’evento.
In questi anni di crisi e di tagli sempre più consistenti al welfare non si può non riconoscersi nelle parole di Giuseppe Sottile, Direttore Filiale Banca Etica di Napoli: “La nostra è una scommessa quotidiana: cerchiamo di portare avanti con il sostegno dei nostri clienti, dei risparmiatori che credono che una finanza diversa è possibile, con chi il denaro lo prende in prestito, decidendo di utilizzarlo per sostenere posti di lavoro, superamento di disagi sociali, una nuova economia civile. L’incontro che ci apprestiamo a vivere sta tutto dentro il solco del nostro operare quotidiano”.