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MDC: Antonio Longo confermato Presidente Nazionale. I vice sono Francesco Luongo e Desirè Diddi

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Venerdì 28 e sabato 29 giugno si è svolto a Roma l’VIII Congresso del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), Associazione Nazionale di Consumatori ed Utenti che ha rinnovato la cariche sociali e introdotto importanti modifiche statutarie.
Antonio Longo è stato confermato dai delegati di tutte le sedi italiane Presidente Nazionale con voto unanime dell’assemblea congressuale. Tra le novità introdotte da questo Congresso all’interno dell’associazione, due vicepresidenti, un uomo e una donna, per potenziare il vertice nazionale e quindi la gestione delle attività. Le preferenze dei presenti sono andate a Francesco Luongo, già Segretario Nazionale e responsabile della sede MDC di Benevento e Desireè Diddi, responsabile della sede di Pistoia.
Ad entrambi i delegati hanno riconosciuto l’esperienza e, sopratutto, l’impegno costante nela tutela dei cittadini consumatori a livello locale e nazionale testimoniata da numerose iniziative di cui sono stati fautori quali da ultimo l’eliminazione della banca dati dei morosi per le bollette energetiche e gli sportelli sul sovraindebitamento delle famiglie.
E’ stato inoltre istituito un Comitato esecutivo formato da presidente, vicepresidenti e i rappresentanti delle regioni in cui MDC è riconosciuto.
Il Congresso, oltre che un motivo di riflessione interna su organizzazione e struttura, ha definito anche nuovi percorsi futuri. Antonio Longo ha sottolineato l’importanza di puntare, oltre al rafforzamento della presenza in tutte le regioni, anche alla creazione di un’associazione “multimediale” nei suoi strumenti di azione e comunicazione, potenziando la presenza sul web e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini e delle strutture territoriali del Movimento. Nasce con questo indirizzo MDC 2.0.
Inoltre l’associazione sarà molto più impegnata non solo sulle tradizionali tematiche consumeristiche ma anche sui problemi del disagio sociale e dei diritti dei cittadini, occupandosi quindi di sovra indebitamento, legalità, pari opportunità, cittadinanza degli immigrati e delle fasce più fragili e deboli della popolazione.