Associazioni
Alloggi realizzati negli anni ’90. Il Forum delle Associazioni incontra i cittadini di via Avellino

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Il Forum delle Associazioni al fianco degli abitanti beneventani di Via Fontanelle/Via Avellino /Via Saragat. Nella sala condominiale di uno dei fabbricati di edilizia residenziale economica, si è svolto l’incontro tra i sodalizi facenti parte del Forum e la popolazione della zona per ascoltare e prendere atto delle tante istanze.
A tenere banco, in un’affollatissima riunione, varie questioni riguardanti gli alloggi realizzati in città negli anni Novanta con contributo regionale. Vittoria Principe ha spiegato la funzione del Forum in supporto alle problematiche sollevate dai numerosi cittadini presenti.
E’ stato fatto notare come ci sia una generale mancanza di servizi che appare devastante per un’area con circa 5mila abitanti, dove c’è un’evidente carenza di strutture. L’umidità è il nemico numero uno dei residenti che si trovano in pericolo costante, soprattutto dal punto di vista della salute.
Si è parlato, tra le altre cose, del “Qte” (Quadro Tecnico Economico), cioè le integrazioni di denaro del 25% del prezzo di vendita degli alloggi richieste dall’Istituto Autonomo Case Popolari, proprietario degli alloggi. Secondo i residenti “la maggiorazione del costo dell’alloggio non può ricadere sugli assegnatari che hanno firmato i preliminari o gli atti definitivi di acquisto con un preciso prezzo presente nel bando di concorso iniziale, che prevedeva diritti e doveri da assolvere”.
Poi si è continuato: “lo Iacp non addiviene alla stipula dei rogiti notarili di assegnazione definitiva e nonostante ci siano sentenze a noi favorevoli, niente è stato attuato; tutto è fermo e dei lavori da fare neanche l’ombra”.
In seguito è stato sottolineato il degradante stato di cose: cappotti termici esterni non idonei, fogne con errate pendenze, umidità capillare ascendente dal terreno e intonaci cadenti. Come zona residenziale – ha detto il sig.Andrea Gentile – beneficiamo solo della pubblica illuminazione pur pagando le tasse. Il Comune espropriò 94mila mq e lo Iacp ha usufruito solo di 18mila mq, infatti, i restanti, dovevano essere al servizio del quartiere ma nulla. Chi ha pagato mutuo o altro si ritrova in questo annoso problema”.
Alquanto infruttuosa è stata definita la presenza della politica locale “che ci ha preso in giro in questi anni con inutili passerelle”. Principe ha ben compreso l’esasperazione dei presenti e li ha invitati ad intraprendere insieme un percorso che possa portare alla risoluzione delle questioni.
In conclusione, è emersa l’intenzione di costituire a breve il Comitato di quartiere della zona e non sono state escluse altre strade (la Corte Europea) o “forti”azioni future.