Sindacati
Riallineamento degli ambiti sociali, la Cigl e la Cisl: “Garantire continuità lavorativa e servizi ai cittadini”

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Nota congiunta dei segretari della Fp Cgil, Giannaserena Franzè, e di Attilio Petrillo della Cisl, sul precariato negli Ambiti Sociali Territoriali. Presso la sede della Cgil di Benevento, infatti, si è tenuta, nella giornata di oggi, una riunione dei lavoratori di tutti gli ambiti sociali operanti sul territorio provinciale in vista del nuovo riassetto regionale degli ambiti.
“L’iniziativa – scrivono le sigle sindacali -, assunta dalla Fp Cgil e dalla Cisl, ha visto un’ampia partecipazione, espressione del timore e della preoccupazione dei lavoratori del settore che, all’indomani del riallineamento degli ambiti, dell’approvazione del Piano Sociale Regionale e delle linee guida, vedono fortemente compromessa la possibilità di proseguire il loro percorso professionale.
Si tratta di più di un centinaio di lavoratori, altamente qualificati e formati, che operano da più di dieci anni nel settore socio-assistenziale prendendosi cura dei nostri minori ed anziani in difficoltà, nei 78 comuni della provincia.
Cresce – prosegue la nota – sul nostro territorio provinciale la consapevolezza che insieme si è più rappresentativi e più forti nel rivendicare il rispetto della propria dignità professionale e della continuità lavorativa. Si parla di “precariato storico” della pubblica amministrazione, che per la prima volta decide di rivolgersi al sindacato, che è orgoglioso della fiducia ricevuta e che si sente fortemente investito della responsabilità di rappresentare con serietà la vertenza.
Siamo alle prese – precisano Petrillo e Franzè – con un Piano Sociale Regionale che prospetta soluzioni futuribili di impiego; si parla di contratti triennali a tempo determinato o indeterminato.
Ci chiediamo come, la regione ed i suoi dirigenti, che si sono presi il disturbo di venire fin nella remota provincia dell’entroterra, pensano che si possano calare nella realtà quelle soluzioni da paese delle meraviglie che prospettano.
Il nostro obiettivo – concludono i segretari di Cgil e Cisl – è quello di lavorare insieme all’istituzione per trovare soluzioni condivise, che consentano di garantire i servizi essenziali per i cittadini più bisognosi e deboli e che garantiscano la continuità lavorativa per questi lavoratori qualificati e radicati, riconosciuti dalla popolazione dei nostri comuni, quale punto di riferimento e di aiuto.
Chiediamo ai comuni capofila di coinvolgerci e convocarci nei coordinamenti istituzionali, come qualcuno su nostra richiesta ha già fatto, per lavorare insieme e segnare un nuovo inizio positivo e proficuo per la qualità dei servizi offerti al cittadino e del lavoro procurato sul nostro marginalizzato territorio provinciale”.