Consiglio comunale: otto punti approvati tra pause, emendamento smarrito e minoranza che se ne va

Si smarrisce per una decina di minuti l’emendamento ad una delibera, la minoranza a poco più della metà dei lavori abbandona l’aula. Succede un po’ di tutto nelle oltre quattro ore di seduta consiliare a Palazzo Mosti.

Otto punti invertiti per “ordine di importanza”. E così il primo e più discusso argomento è stato la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.

Ma, in apertura la questione delle cooperative e dell’affidamento delle strisce blu all’Amts è stata al centro di una discussione tra minoranza e sindaco senza però portare ad una soluzione con i parcheggiatori che continuano a presidiare il municipio.

Qualche ora di polemica ed uno stop della seduta hanno invece portato all’approvazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per gli alloggi acquistati tramite convenzioni con Iacp o cooperative private, con un emendamento presentato dalla maggioranza e duramente criticato dall’opposizione.

“Bastava non inserirlo in delibera – ha spiegato il consigliere Udc, Giovanni Quarantiello – perchè in questo modo, in caso di contenzioso tra l’Iacp e il Comune, si scaricano le colpe sul cittadino che diventa proprietario dell’immobile, e così non può neanche venderselo”.

“In consiglio comunale non si fanno le sanatorie, perchè uno è proprietario di qualcosa che ha, non di un diritto di superficie”, ha replicato il consigliere di maggioranza Nazzareno Lanni difendendo l’emendamento.

La seduta è andata avanti a scatti, approvando, con il si anche dell’opposizione, ma senza presentarlo, lo schema di convenzione per la gestione in forma associata dei servizi nel piano sociale di zona dell’Ambito b1.

Via libera anche all’estinzione di un diritto di superificie. Poi una seconda pausa che ha fatto arrabbiare la minoranza che ha lasciato l’aula. Così, la maggioranza si è approvata gli ultimi tre punti: due sdemanializzazioni e il regolamento di igiene ambientale per la tutela degli spazi pubblici e privati.