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La denuncia di Legambiente: ‘Babbo Natale regala torre di 30 metri per la telefonia mobile a Castelvenere’
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“Babbo Natale ‘regala’ una torre, alta 30 metri, per la telefonia mobile a Castelvenere, il comune più ‘vitato’ d’Italia, e nessuno sa niente?”. E’ la denuncia di Grazia Fasano, responsabile di Legambiente Valle Telesina, venuta a conoscenza della imminente installazione sulla sommità della collina delle Tore di Castelvenere (cuore dell’area vitivinicola sannita) di una enorme torre destinata alle aziende private di telefonia mobile e al potenziamento della rete 5G.
“Chiediamo sin da subito – denuncia Fasano – alla società promotrice INWIT S.p.A. (Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A.), specializzata nella realizzazione e gestione di torri, tralicci e sistemi di antenne diffusi (DAS) per la connettività mobile, di avere copia di tutti i documenti che riguardano il progetto, la nuova infrastruttura di comunicazione mobile e le relative autorizzazioni”.
Come associazione Ambientalista Legambiente intende capire non solo se l’impianto previsto è subordinato al rilascio di autorizzazione da parte del Comune di Castelvenere o alla semplice segnalazione di inizio attività, ma come garantisce il rispetto dei limiti di esposizione umana previsti dalla normativa italiana, la minima potenza necessaria delle celle trasmittenti e il minimo campo magnetico per i cittadini.
“Ci chiediamo – continua la nota di Legambiente – se per l’iniziativa non fosse necessaria una pubblicizzazione preventiva dell’istanza della società Inwit Spa, anche in ragione della recente sentenza del Tar Campania (novembre 2025) che ha disposto la rimozione di una nuova antenna 5G a Piana di Monte Verna”. E, ancora: “Chiediamo ai vari Enti coinvolti (Arpac, Regione, Comuni) di operare al fine di proteggere la salute pubblica, in sinergia tra di essi, per garantire il minimo campo magnetico per tutti i cittadini. C’è da dire infatti che In Italia, su pressione delle imprese di comunicazione, i limiti di esposizione sono stati innalzati con la legge 214/2023, a partire dal 30 maggio 2024, con il valore di attenzione passato dai 6 V/m (Volt per metro di distanza da una sorgente elettrica) all’attuale 15 V/m, e che Legambiente si era opposta all’aumento dei limiti di esposizione. Abbiamo paventato i rischi sanitari che sarebbero intervenuti con un loro aumento e che sarebbe stato di fondamentale importanza adottare un approccio fortemente cautelativo, in linea con quanto messo in evidenza dalla ricerca scientifica. Secondo noi non esisteva nessuna ragione tecnica, se non economica, per innalzare i limiti di esposizione e attenzione, mentre ne esistevano di sanitari, anche ormai piuttosto evidenti, acclarati da studi e ricerche, per evitare che questo accadesse”.
Ritenendo l’iniziativa di forte impatto anche ambientale e paesaggistico Legambiente ha chiesto un incontro urgente con il Sindaco di Castelvenere Alessandro Di Santo per ottenere maggiori informazioni sulla vicenda ed avere il permesso di accesso agli atti depositati da Inwit Spa presso l’Ufficio Tecnico del Comune.




