POLITICA
Regionali, Mastella non sbaglia un colpo: il Sannio incorona ancora il suo stratega
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Nel Sannio, dove la politica ha il passo lento della collina e il respiro profondo delle storie che durano generazioni, c’è un nome che continua a risuonare, più forte degli anni, delle critiche e dei pronostici. È il nome di Clemente Mastella, che in questa tornata elettorale non ha semplicemente vinto: ha raccontato, con un altro capitolo memorabile, che cosa significhi conoscere davvero il gioco della politica.
In un colpo solo – magistrale, calibrato, sentito – il sindaco di Benevento si è confermato il vero e assoluto vincitore delle elezioni regionali su scala provinciale, dimostrando ancora una volta che il suo fiuto politico è superiore a molti, che la sua rete di alleanze è stringente e che la sua cosiddetta “morte politica” post regionali era stata largamente sopravvalutata.
Sì, perché Mastella ha sbancato cacciando dalla tasca l’ennesimo elisir di lunga vita. Eppure quando aveva deciso di candidare il figlio Pellegrino nella lista Noi di Centro–Noi Sud, in tanti avevano storto il naso. Molti oppositori, vecchi alleati, avversari politici, parte dell’elettorato, ma anche alcuni dei suoi, avevano pensato che era finita. Che avrebbe gettato alle ortiche l’ultima chance di restare a galla nella politica che conta. E invece Noi di Centro e Pellegrino, alla sua prima esperienza politica, hanno ottenuto un risultato straordinario, confermando che papà Clemente continua ad indicare la via giusta: quasi 70mila voti e circa il 3,6% a livello regionale; primo partito nel Sannio, con una percentuale che si avvicina al 17,8%. A Benevento, cuore pulsante della sua base, il successo è stato ancora più clamoroso: NdC tocca il 26,21%.
Per chi pensava che il declino fosse iniziato, Mastella ha invece risposto con una rigenerazione elettorale. Negli ultimi anni alcuni colonnelli lo avevano lasciato, attratti da altri lidi politici. Ma lui ha pazientemente ricostruito, pezzo dopo pezzo, una struttura di potere che oggi torna numerosa e leale. Ecco perché non è una semplice vittoria di strategia: è la vittoria di un uomo che conosce ogni piega della politica locale e nazionale, che sa tessere rapporti e giostrare alleanze. Il patto con il neo presidente Roberto Fico non è stato improvvisato ma calcolato. La costituzione della lista “Noi di Centro – Noi Sud” ha sancito senza mezzi termini l’impegno del centro mastelliano al “campo largo”, una scelta coerente con la visione che Mastella ha sempre avuto del suo progetto politico. Un altro elemento che merita attenzione è il tipo di campagna elettorale condotta: poco social, quasi assente sui mass media rumorosi, ma ricca di incontri sul territorio. Lo stesso Mastella ha dato mandato ai suoi collaboratori – assessori, consiglieri, militanti – di organizzare momenti di incontro, visite “porta a porta” con gli elettori, puntando più sul rapporto diretto che sulla visibilità mediatica. La figura di Pellegrino è stata dosata con cura: poche uscite, ma mirate, come quella al Teatro De La Salle insieme a Fico e al sindaco di Napoli Manfredi. Il risultato: un consenso genuino, non costruito su slogan roboanti, ma su presenza concreta e fiducia radicata.
In piena campagna elettorale si era parlato di tutto: dell’avvicinamento al centrodestra, dei colloqui sotterranei con Cirielli. Gossip? Forse sì, forse no. Oppure, come spesso accade con Mastella, tasselli di un mosaico più grande. Perché se c’è una certezza, è che Clemente Mastella conosce il valore del timing. Sa quando mostrarsi e quando tacere, quando avvicinarsi e quando allontanarsi. Sa chi vince e sa chi perde. Il risultato è stato un accordo solido con il centrosinistra e con il candidato presidente Roberto Fico, portato in dote dopo aver innalzato con maestria la posta in gioco. Ora Mastella siederà al tavolo del nuovo governo regionale con un peso diverso. Con un partito che, numeri alla mano, può decidere gli equilibri di domani. Con un giovane consigliere regionale in famiglia che potrebbe anche ottenere un assessorato alle aree interne. Domani mattina – influenza permettendo – Mastella sarà all’Hotel Traiano, come annunciato dal suo ufficio stampa. Lo farà come ha sempre fatto: senza particolari trionfalismi, ma con la consapevolezza di aver compiuto qualcosa che in pochi, pochissimi, avrebbero immaginato. Non è la vittoria di un nome, né di un simbolo. È la vittoria di un metodo. È la vittoria di un uomo che da cinquant’anni cammina sui marciapiedi della politica italiana senza mai smarrire il passo e senza sbagliare lato sul quale camminare. È la vittoria di chi, quando lo si dà per finito, si rialza sempre più forte. Nei prossimi giorni in tanti ci diranno che hanno vinto e che hanno raggiunto un risultato importante. Ma nel Sannio, se permettete, il dopo-voto consegna un prima e unica certezza: che nel bene e nel male, nel consenso pieno o nella critica più feroce, al di là del grande partito dell’astensionismo la politica locale ruota ancora attorno al nome Mastella. E allora sì, stavolta il finale è d’obbligo: chapeau Clem.




