POLITICA
Liste d’attesa, Errico: “Serve un piano straordinario per restituire efficienza e dignità al sistema”
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“Nel 2024 l’8,6 per cento dei campani – scrive Fernando Errico, candidato di Forza Italia alle prossime Regionali – ha desistito alle cure sanitarie per problemi legati alle liste d’attesa, alle difficoltà economiche e alla scomodità delle strutture. Lo certificano i dati Istat illustrati, nel corso dell’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Senato e Camera per esaminare il testo della Finanziaria. Numeri in ascesa, se si considera che nel 2023 “solo” il 5,8 per cento dei campani aveva difficoltà ad accedere alle cure sanitarie.
Non è accettabile che un cittadino su dieci rinunci a una visita o a un esame diagnostico per colpa delle liste d’attesa. Parliamo di un’emergenza nazionale che colpisce in modo particolare il Sud, dove i tempi di attesa si allungano fino a diventare un ostacolo concreto all’accesso alle cure. La Campania, purtroppo, non fa eccezione, dove i dati sono comunque preoccupanti”, aggiunge.
Errico sottolinea come sia necessario “rafforzare l’efficienza del sistema sanitario regionale, a partire dal Centro unico di prenotazione (CUP), che oggi spesso costringe i cittadini a spostarsi anche di 30 o 40 chilometri per una semplice visita o un controllo di routine. È una situazione che penalizza soprattutto gli anziani, le famiglie con difficoltà economiche e chi vive nelle aree interne del Sannio”.
“La sanità pubblica – aggiunge Errico – deve tornare a essere un punto fermo, non un percorso a ostacoli. Serve una gestione più efficiente delle agende, un potenziamento della rete territoriale e un utilizzo più razionale delle strutture accreditate, per abbattere i tempi e ridare fiducia ai cittadini. Forza Italia ha sempre difeso il principio della sanità pubblica: ora è il momento di tradurlo in azioni concrete, con un piano straordinario contro le liste d’attesa che rimetta al centro il paziente e la sua dignità”.
E conclude: “Garantire il diritto alla salute significa garantire equità e rispetto per ogni cittadino. La Campania può e deve diventare un modello di efficienza anche in questo campo, perché la qualità del servizio sanitario è il primo indicatore di una Regione che funziona”.




