Sindacati
Forestali, i sindacati: ‘Fondi FESR inadeguati, procedure bloccate, stipendi fermi. Basta scaricabarile tra Regione e Enti Delegati’
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“Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil tornano a denunciare con forza la paralisi che sta colpendo il settore forestale, aggravando la condizione dei lavoratori idraulico-forestali del Sannio. Nonostante gli annunci di svolta e l’introduzione dei fondi FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) da parte della Regione Campania, il meccanismo di finanziamento si sta rivelando inefficace e inadatto a garantire la regolare gestione tecnico-amministrativa delle attività forestali.
La promessa di accelerare i tempi di erogazione – prosegue la nota delle sigle – si è infranta contro una realtà fatta di ritardi, ostacoli burocratici e mancanza di comunicazione tra istituzioni. I lavoratori, ancora una volta, si trovano a pagare il prezzo più alto: stipendi non corrisposti, servizi essenziali come l’AIB (antincendio boschivo) a rischio, e una crescente sfiducia verso le istituzioni.
Durante l’incontro del 28 ottobre presso la Prefettura di Benevento, alla presenza dei presidenti degli Enti Delegati e dei rappresentanti della Regione Campania, sono emerse con chiarezza le criticità legate alla gestione dei fondi e alla comunicazione tra gli attori coinvolti (…idem incontro dell’11 settembre presso la Rocca del Rettori…). Il successivo confronto del 30 ottobre presso l’Assessorato all’Agricoltura ha confermato una verità che non può più essere ignorata: i fondi FESR non sono idonei a coprire gli adempimenti tecnici e burocratici necessari alla gestione della forestazione.
Ad oggi, nessun Ente Delegato ha ricevuto accrediti per l’annualità 2025, mentre restano in sospeso le somme residue degli anni precedenti. La Regione Campania segnala ritardi nella trasmissione degli adempimenti, mentre gli Enti Delegati dichiarano il contrario è di aver rispettato le procedure previste, pur tra le difficoltà e i rallentamenti dovuti a una interlocuzione spesso frammentata, confermando l’impegno nel rispettare le scadenze e le procedure previste. Ognuno afferma le proprie ragioni, ma ciò che emerge con chiarezza è la necessità di affrontare una criticità strutturale che rallenta l’intero sistema e penalizza i lavoratori.
Questa situazione genera un cortocircuito istituzionale che alimenta accuse reciproche e scaricabarile tra Regione e Enti Delegati. Le OO.SS. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, chiedono con fermezza che si ponga fine a questa dinamica sterile e dannosa. È tempo che la Regione Campania assuma le proprie responsabilità con atti concreti e tempestivi, a partire dalla sburocratizzazione delle procedure e dalla revisione dei meccanismi di finanziamento.
La vertenza resta aperta. Lo stato di agitazione prosegue e a breve saranno convocati attivi unitari presso le sedi istituzionali per definire percorsi condivisi e soluzioni strutturali.
I lavoratori forestali – concludono i sindacati – meritano rispetto, e il settore forestale ha bisogno di una governance efficace e responsabile. La Regione Campania è chiamata a svolgere un ruolo centrale di guida e costruttivo, favorendo soluzioni condivise e tempi certi per garantire stabilità e dignità al comparto. Non servono più giustificazioni: servono risposte”.




