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“Non ci fermeremo”: la rabbia dei forestali delle Comunità Montane sannite contro ritardi e burocrazia
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È proseguita questa mattina, con un sit-in davanti alla Prefettura di Benevento, la protesta dei lavoratori forestali del Sannio che chiedono il pagamento di numerose spettanze arretrate.
Davanti al Palazzo del Governo si sono riunite, in una manifestazione unitaria, le tre sigle sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL, con i rispettivi rappresentanti locali. I delegati sono stati poi ricevuti dal Prefetto Raffaella Moscarella.
All’inizio dell’incontro era presente anche il Presidente della Provincia, Nino Lombardi, che ha ribadito l’impegno dell’ente nel rispettare i pagamenti dovuti. “Vogliamo condividere questo percorso anche per definire la stabilizzazione che meritano gli operai forestali, poiché rappresentano un patrimonio che non può essere sostituito da nessuno,” ha dichiarato Lombardi. “È giusto, nel rispetto delle persone e delle famiglie, che si definisca un percorso di stabilizzazione e una maggiore puntualità nei pagamenti.”
Durante l’incontro, i rappresentanti della Regione Campania, Flora Della Valle e Marcello Murino (collegato da remoto), hanno garantito soltanto l’arrivo dei conguagli relativi ai progetti di forestazione del 2018, oltre a ulteriori fondi: 98.000 euro alla Comunità del Taburno, 256.000 euro al Titerno-Alto Tammaro e 206.000 euro al Fortore. Importi però ben lontani dai 6 milioni di euro annunciati in un comunicato stampa diffuso ieri dalla Regione Campania per il settore, a copertura del triennio 2024-2026.
Tuttavia, secondo i sindacati, l’incontro non ha portato ai risultati sperati. “Continua lo stato di agitazione permanente,” hanno dichiarato i rappresentanti delle tre sigle. “Grazie all’intermediazione del Prefetto, gli enti delegati sono stati invitati a presentare la rendicontazione 2024 e 2025 entro quindici giorni, così da consentire alla Regione di pagare i lavoratori entro i successivi quindici. Attenderemo, ma siamo pronti a tornare in piazza per difendere i diritti dei troppo spesso bistrattati lavoratori forestali.”
A introdurre le ragioni della protesta è stato Alfredo Di Rubbo, segretario regionale UILA Campania: “Siamo qui con una corposa delegazione di lavoratori del comparto idraulico-forestale per chiedere un tavolo che risolva una vecchia problematica: la giusta retribuzione. Vogliamo che le istituzioni diano dignità a un settore che da troppi anni soffre la mancanza di uno stipendio mensile, preciso e puntuale. Abbiamo sempre lavorato nel dialogo e nella contrattazione, ma senza risposte concrete non possiamo restare fermi.”
Sulla stessa linea Carlo Ceccarelli, segretario FLAI CGIL Avellino-Benevento: “Vogliamo capire questo continuo rimbalzo tra enti delegati e Regione Campania. Non possiamo essere sballottati da una parte all’altra. Chiederemo al Prefetto di intervenire e di fare chiarezza una volta per tutte. Questa non è più solo una vertenza del Sannio: il problema riguarda tutta la Campania, perché manca una risposta chiara da parte della Regione e degli enti delegati.”
Infine, le parole di Alfonso Iannace, coordinatore territoriale FAI CISL Irpinia-Sannio: “Da tempo denunciamo che i fondi FESR non sono adeguati per la forestazione. Le lungaggini burocratiche bloccano i finanziamenti e gli enti non riescono a pagare i lavoratori. Oggi non ci aspettavamo miracoli, ma chiediamo alla Prefettura di farsi portavoce presso la Regione. Servono fondi stabili, un piano serio di forestazione e risorse proprie della Campania. Il territorio non può attendere i tempi della burocrazia: ha bisogno di manutenzione e di lavoratori tutelati.”
Resta l’amarezza tra i lavoratori, che in coro hanno espresso la propria esasperazione: “Siamo senza stipendi, ma siamo padri di famiglia e abbiamo le nostre problematiche da affrontare. Non si può andare avanti così. Abbiamo bisogno di ricevere i pagamenti con puntualità, perché la situazione attuale non è più sostenibile.”



