POLITICA
‘Non bastano fondi e nomine: per le aree interne serve un assessorato all’equità’: l’appello di Più Uno a Cirielli

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Un intervento garbato ma deciso, quello dell’ingegnere Raffaele Gatti, fondatore del Comitato Più Uno San Giorgio del Sannio, che ha voluto indirizzare una riflessione pubblica all’onorevole Edmondo Cirielli, candidato presidente del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Campania, in merito al suo recente intervento a Benevento.
Gatti, pur condividendo l’obiettivo di uno “sviluppo armonioso della regione”, ha voluto chiarire che il problema delle aree interne non si risolve né con la nomina di assessori provenienti da quei territori né con una semplice redistribuzione dei fondi europei. “I fondi FESR esistono da anni, ma non hanno prodotto risultati significativi. Il nodo vero è la mancanza di una visione unitaria della regione, che si rifletta in una programmazione coerente e inclusiva”.
Secondo Gatti, finché le risorse continueranno a essere concentrate nelle aree più popolose, considerate più appetibili sul piano elettorale, il divario tra centro e periferie sarà destinato ad aumentare. “Non è una questione politica, né di destra né di sinistra. È una questione di pari diritti e pari opportunità per chi vive nelle zone interne della Campania”.
Per questo, il fondatore del Comitato propone l’istituzione di un “assessorato alla perequazione e compensazione territoriale e sociale”, trasversale a tutti i settori regionali, capace di incidere fin dalla fase di programmazione degli interventi. “Le aree interne vanno considerate parte integrante e vitale della regione, non un settore marginale da mantenere a fatica. Occorre superare l’approccio esclusivamente demografico nella distribuzione delle risorse, adottando un sistema pluricentrico, che tenga conto di più fattori”.
Secondo Gatti, un vero riequilibrio non può prescindere dalla creazione di meccanismi strutturati, che attribuiscano pesi ponderati a ciascun territorio, in base non solo alla popolazione, ma anche a indici di svantaggio, qualità della vita, accesso ai servizi, infrastrutture e potenzialità di sviluppo. “Un assessorato all’uguaglianza, con competenze trasversali, può essere lo strumento per garantire pari dignità e valore a tutti i territori, in un’ottica di osmosi continua e produttiva tra le diverse aree della Campania”.
Infine, Gatti sottolinea l’urgenza di abbandonare logiche emergenziali e scelte simboliche, per adottare un metodo di governo strutturato, equo e lungimirante, capace di costruire una Campania “più giusta ed equilibrata, socialmente, territorialmente ed economicamente”.